Emissioni zero per il trasporto urbano entro il 2040: è davvero possibile?

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BloombergNEF ha recentemente pubblicato il suo nuovo Electric Vehicle Outlook 2021, immaginando due diversi scenari per il 2040: il primo è lo Scenario Transizione Economica, che non prevede misure politiche aggiuntive oltre a quelle che sono già pianificate; il secondo è lo Scenario a Zero Emissioni o NetZero, che è invece impostato al conseguimento di una flotta globale con un impatto neutro sul clima. Cosa cambia?

Ebbene, con lo scenario più favorevole, NZS, è necessario che solo le autovetture ecologiche raggiungano il 60% delle vendite globali nel loro segmento entro il 2030, pari a 55 milioni di mezzi venduti per quell’anno. Notevole è l’accelerazione rispetto allo scenario ETS, nel quale la quota non supererà invece il 34% nello stesso orizzonte temporale.

Ma come siamo posizionati rispetto ai due scenari alternativi?

Secondo le stime compiute da BNEF, in realtà il segmento auto e dei veicoli commerciali leggeri è già in una traiettoria discretamente positiva. Tuttavia, maggiori sforzi consentiranno di guadagnare del tempo prezioso su questa tabella di marcia, rendendo pertanto necessario un ulteriore focalizzazione sui target sopra anticipati.

Ciò premesso, per raggiungere lo scenario ideale saranno necessari anche 939 miliardi di dollari di investimenti nell’infrastruttura di ricarica, installando così entro il 2040 circa 504 milioni di colonnine. In tale caso, l’elettricità utilizzata per caricare i veicoli dovrebbe aumentare del 14% la domanda energetica globale entro il 2040. Di pari passo anche la domanda delle batterie agli ioni di litio, che dovrebbe crescere in maniera piuttosto sostenuta, passando dagli attuali 269 GWh del 2021 ai 2,6 TWh entro il 2030 e, quindi, a 4,5 TWh entro il 2035.

Sarà fondamentale, in questo ambito, il riciclo dei metalli contenuti nelle batterie: senza un’attenzione in questo ambito, la domanda complessiva di litio supererà le riserve note entro il 2050.

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