Samsung arrivano i nuovi processori Exynos

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Samsung ha detto basta con i chip Qualcomm. Il colosso sud coreano ha pensato bene di iniziare a produrre da sola i processori per i suoi nuovi smartphone. La notizia di poche ore fa vede Samsung intenzionata a ridurre drasticamente la dipendenza dall’azienda statunitense Qualcomm dalla quale si è sempre rifornita per i processori dei suoi dispositivi cellulari. Secondo le ultime indiscrezioni, provenienti da Korea Times, il primo smartphone di fascia alta a godere di questa novità sarà proprio l’attesissimo Samsung Galaxy S III.

Questo cambio di carte in tavola da parte di Samsung punta in due direzioni differenti che però portano ad un unico obbiettivo comune: aumentare il giro d’affari, infatti realizzare i chip in casa le costerà certamente meno che acquistarli da Qualcomm inoltre, produrre processori all’avanguardia potrebbe essere e sarà certamente una nuova forma di business per Samsung che potrà rivenderli ad aziende concorrenti.
Da tempo il colosso sud coreano puntava a questo cambiamento di strategia, viste anche le enormi somme di denaro che sborsa alla Qualcomm per poter installare i chip sui suoi smartphone. Questa notizia per Qualcomm oltre a voler dire una riduzione drastica degli incassi rappresenta anche la nascita di un nuovo concorrente che potrebbe levargli un numero consistente di clienti.

Secondo Samsung i nuovi processori non daranno nessun problema perchè già testati e in passato scelti da molti fornitori di smartphone e tablet come Google per il suo Nexus.

Samsung, secondo le ultime indiscrezioni, ha intenzione di installare sul nuovo Galaxy S III i nuovi processori quad core Exynos.
Il nuovo processore sarà una piccolissima lastra di silicio di 32 nm che incorpora la connettività LTE e WCDMA, ne avevamo sentito parlare qualche settimana fa, durante il Mobile World Congress di Barcellona.

Lo scorso anno Samsung ha raggiunto e superato la soglia dei 200 milioni di smartphone mentre quest’anno si è prefissata l’obiettivo di raggiungere quota 250 milioni di dispositivi.

 

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