Il 7 Marzo, una data che gli amanti del tablet ideato e prodotto da Apple difficilmente scorderanno.
Il nuovo iPad, questo il nome del gioiellino che verrò lanciato la prossima settimana negli Stati Uniti e il prossimo 23 Marzo in Italia ma la notizia dell’ultima ora è il vero costo di produzione del nuovo tablet di terza generazione di Apple.
Composto da tutti componenti di prim’ordine il nuovo tablet è stato studiato da UBM TechInsights che ha analizzato il modello da 16 gigabyte e dotato di connettività 4G (LTE).
Secondo l’analisi eseguita la tavoletta magica avrebbe un costo di produzione che si aggirerebbe sui 310 dollari a differenza dei 629 dollari che dovremo sborsare per averlo tra le nostre mani.Calcolatrice alla mano Apple per ogni nuovo iPad venduto ricava 319 dollari ovvero circa il 51% di guadagno.
Il margine di guadagno seppur alto risulta nettamente inferiore a quello dell’iPad 2 che si aggirava intorno a 56 punti percentuale di guadagno su ogni dispositivo venduto, riferito sempre alla versione da 16 gigabyte e modulo 3G. Apple ha infatti deciso di ridurre il margine di guadagno rispetto all’iPad di seconda generazione così da non dover alzare i prezzi ma offrendo allo stesso tempo un prodotto con caratteristiche hardware nettamente superiori.
Dall’analisi effettuata da UBM TechInsights le maggiori spese di produzione del nuovo iPad derivano principalmente dal Retina display che ha un costo unitario di 70 dollari ma consente di offrire una risoluzione di 2048 x 1536 nettamente superiore ai 49.50 dollari dello schermomontato dall’iPad 2 che offriva una risoluzione di appena 1024 x 768. Altro componente che ha fatto lievitare vertiginosamente il costo di produzione rispetto ai precedenti è certamente il modulo 4G che consenti di sfruttare la rete di nuova generazione anche nota come Long Term Evolution (LTE) il cui costo unitario è di 21 dollari rispetto ai 10 del modulo 3G per precedenti modelli.
Non da sottovalutare è certamente il costo del nuovo processore A5X che ammonta a 28 dollari contro i 22 del “vecchio”A5 una piccola ma sostanziale differenza di 6 dollari.