Microsoft ha evaso 4,37 miliardi di dollari

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Apple non è l’unica azienda a risparmiare miliardi di tasse attraverso il Nevada“, ecco quanto riportato ieri dal New York Times. Microsoft avrebbe evaso 4,37 miliardi dollari per quello che concerne i pagamenti delle imposte nello stato di Washington. Nel 1997, Microsoft fece delle pressioni per ridurre l’imposta di Royalty nello Stato di Washington dal 1,5% al ​​0,5%. La società, però, decise di aprire un ufficio in Nevada per schivare completamente l’imposta. Tra il 1997 e il 2011, la società ha utilizzato la sua sede in Nevada per evitare di pagare 1,51 miliardi dollari allo stato di Washington mediante tasse, interessi e sanzioni.

Nel 2010, dopo aver sollevato tali questioni al legislatore, Ross Hunter, presidente della commissione finanze ed ex dirigente Microsoft, ha indotto il legislatore a cambiare la Tax Royalty dello Stato a una tassa sulle vendite a clienti di tutto il mondo, introducendo un’IVA sulle vendite per i clienti di Stato di Washington. Poco dopo, il governatore democratico Gregoire nominò un altro direttore esecutivo di Microsoft, Suzan Delbene, per occuparsi della questione del fisco nello Stato di Washington. Delbene è sposata con il presidente di Microsoft, Kurt Delbene .

Gregoire ha lodato regolarmente Microsoft per i suoi 5 milioni dollari destinati annualmente alle borse di studio per laureati tecnici presso la UW, affermando che aiutata l’istruzione a combattere i tagli operati sull’istruzione superiore, omettendo che Microsoft risparmia 100 milioni di dollari all’anno attraverso il suo ufficio delle imposte ubicato in Nevada. Microsoft si sarebbe rifiutata di presentare pubblicamente i pagamenti fiscali relativi al periodo che va dal 1998 al 2010. L’evasione fiscale, dunque, è una piaga che non ha coinvolto solamente l’azienda di Cupertino: anche Apple, infatti, è stata accusata di aver evaso miliardi di dollari e di non aver pagato le dovute imposte e tasse per lo svolgimento della propria attività commerciali. Possiamo, dunque, consolarci: evadere il fisco non è solamente un’esclusiva italiana…

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