Meebo chiude l’11 luglio. Come devono comportarsi gli utenti

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Alcune settimane fa Google ha acquistato Meebo che resterà attivo fino all’11 luglio 2012, poi chiuderà i battenti.

Meebo nato nel 2005 come piattaforma sociale di messaggistica istantanea via web che collegava le singole reti cesserà di essere attiva. Non esisteranno più Meebo Messenger, il widget Meebo Me, la funzione Sharing on Meebo e tutte le applicazioni ufficiali per iPhone, Android e Blackberry. È stato acquistato da Google per potenziare le attività social di Google+, la piattaforma sociale che da questa acquisizione dovrebbe ricevere nuova linfa vitale. Per gli utenti Meebo Messenger che volessero recuperare la history della propria chat possono scaricarla a questo indirizzo meebo.com/chatlog-download fino all’11 luglio, poi non sarà più possibile.
Potrebbe venir sostituito da Imo.im, una soluzione web based che consente di registrarsi ai servizi di IM come Skype, MSN, Google Talk, Facebook e dispone anche di una versione mobile per IOS, Android, BlackBerry e Nokia. Inoltre Imo supporta i messaggi vocali, e l’opzione di gestione di reti multiple in simultanea.

Anche eBuddy supporta Yahoo! Messenger, MSN, Google Talk e Facebook come app per Android e iPhone.
Esiste anche un’altra possibilità per il web based con Trillian disponibile anche come applicazione mobile e desktop.

In ambiente Mac c’è Adium che è un software che collega le reti di messaggistica istantanea e supporta vari servizi, tra cui Apple MobileMe Twitter e Novel Groupwise.

In ambiente Windows c’è Digsby, che supporta l’instant messaging, la posta elettronica, i social network e permette di sincronizzare più computer.

Per ultimo consideriamo è Instantbird di Mozilla che è una soluzione cross- piattaforma che funziona su Mac, Windows e Linux ed è in molte lingue.

L’acquisto dovrebbe essere costato a Google circa 100 milioni di dollari. Meebo intanto ha iniziato a ridurre il numero dei dipendenti con il licenziamento del 90% degli sviluppatori della sede di New York. Gli altri 10% potrebbero essere assorbiti all’interno del team che si occupa dell’evoluzione di Google+.

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