iPhone 5, 2 milioni di unità vendute nel primo fine settimana in Cina

Home > Apple > iPhone 5, 2 milioni di unità vendute nel primo fine settimana in Cina

Il fatto che il mercato cinese vada a configurarsi come un campo in grado di offrire enormi opportunità di espansione non è certo cosa nuova ed Apple lo ha ben capito già da diverso tempo a questa parte.

In Cina, infatti, i prodotti commercializzati dalla mela morsicata più celebre al mondo vanno praticamente a ruba e la dimostrazione più evidente di ciò è proprio il lancio del nuovissimo iPhone 5 avvenuto da pochi giorni a questa parte.

Nel solo primo fine settimana di commercializzazione l’ultimissimo melafonino di casa Apple avrebbe superato, stando a quanto dichiarato dalla stessa azienda nel corso delle ultime ore, quota 2 milioni di pezzi.

Per Apple è quindi un nuovo ed importate record di vendite in una terra molto lontana da quella a stelle strisce dove solitamente Cupertino fa faville.

Considerando la notevole importanza del record raggiunto lo stesso Tim Cook, il CEO di Apple, ha voluto commentare l’avvenimento: “La risposta dei consumatori cinesi all’iPhone 5 è stata incredibile e ci ha permesso di raggiungere un nuovo record di vendite nel primo fine settimana di commercializzazione in Cina“.

Ad oggi, comunque, il 15% del fatturato di Apple risulta generato proprio nella nazione asiatica.

Nel complesso si parla di quasi 24 miliardi di dollari dovuti alle sole vendite in Cina nel corso dell’ultimo quarto fiscale ed attualmente i potenziali clienti di Apple in questo paese sarebbero ben 340 milioni.

Anche i dati facenti riferimento alle tendenze di crescita sono straordinari: gli affari di Apple in terra cinese pare siano aumentati di ben il 78% nel corso di appena 12 mesi, un incremento questo che andrebbe a tradursi in ben 10 miliardi di dollari in più di fatturato.

Cina a parte il nuovo iPhone 5 è già stato commercializzato in 9 nazioni del globo ed entro la fine dell’anno, così come sottolineato da Apple stessa, sarà venduto in ulteriori 50 nuovi paesi tra cui Corea del Sud, Brasile, Russia e Taiwan.

Lascia un commento