Intel: ex dipendente ammette di aver trafugato documenti riservati

Home > News > Intel: ex dipendente ammette di aver trafugato documenti riservati

Ad annunciare la notizia è routers che racconta la vicenda di Biswamohan Pani, un giovane dipendente di Intel di appena 36 anni, che prima di richiedere una settimana di ferie ha avuto la brillante idea di accedere dal suo terminale a svariati file classificati: Confidential, Secret e Top Secret. Come potete facilmente immaginare ciò ha causato non pochi problemi al ragazzo che non si è limitato alla sola visualizzazione ma ha deciso di scaricarli e salvarli su una memoria esterna durante i suoi ultimi giorni come ingegnere nella struttura del Massachusetts, contravvenendo così  alle rigide regole aziendali in materia di spionaggio industriale.
Non credete che il ragazzo avesse buone intenzioni riguardo il futuro dei file, tipo di lavorarci a casa durante le ferie anche perché non erano suoi progetti.  Biswamohan Pani, infatti ha preso la decisione in virtù di un colloquio che avrebbe sostenuto, durante la settimana di ferie, con l’acerrima concorrente nel campo dei chip e processori di sempre di Intel: stiamo parlando di AMD (Advanced Micro Devices).
Alla richiesta di ferie, accettate da Intel, il colosso di Santa Clara non aveva il minimo sospetto dei reali piani del trentaseienne di rivendere le informazioni acquisite durante il suo periodo in Intel allo storico rivale.

Nello specifico Biswamohan Pani, aveva scaricato tutti i progetti più interessanti ed importanti che Intel stava sviluppando durante il 2008, e secondo i procuratori federali di Boston che si sono occupati della vicenda, il ragazzo avrebbe agito completamente da solo senza neanche aver ricevuto la minima richiesta da parte di AMD.

Durante la causa portata avanti da Intel, nei confronti del giovane ingegnere, sono stati stimati danni per un valore compreso tra 200 milioni e 400 milioni di dollari, cifra a dir poco allucinante ma pensate che si tratta di progetti classificati “Top Secret”

Drew Prairie, portavoce di AMD, ha dichiarato che: “AMD non è stata accusata di irregolarità, e l’FBI ha dichiarato che non vi è alcuna prova che AMD ha avuto alcun coinvolgimento o la consapevolezza delle azioni fatte dal Sig. Pani“.

Pani ad oggi non rischia solamente di dover pagare l’enorme cifra richiesta da Intel, ma durante l’udienza del prossimo 8 Agosto rischia di essere incriminato e dover scontare una condanna massima di venti anni.

 

Lascia un commento