Guida alla registrazione di un dominio step by step

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Quando arriva il momento di aprire un sito, un blog oppure un portale di shopping digitale è sempre necessario procedere come prima cosa alla registrazione di un dominio. Si tratta dell’indirizzo corrispondente al sito, ovvero il nome che dovrà essere digitato dagli utenti sulla barra delle ricerche per poter raggiungere il portale stesso.

Per registrare un dominio che sia efficace bisogna semplificare il più possibile la vita degli utenti, scegliendo un nome facile da ricordare e digitare. Sarà utile in ottica SEO inserire una keyword nel nome ma soprattutto – visto che la competizione online è in crescita – sarà importante differenziarsi dai competitor puntando a esaltare l’identità del brand.

 

Comunicare con chiarezza: niente giri di parole o troppi simboli

La registrazione di un nuovo dominio dal nome troppo generico finirebbe per non comunicare con chiarezza di cosa ci si occupa, mentre uno eccessivamente specifico potrebbe allontanare chi sia interessato ad aspetti diversi del settore. Per non confondere le idee all’utente, è poi necessario evitare i giochi di parole (non tutti potrebbero capirli).

Alcuni optano per l’inserimento nel nome di dominio di trattini e punti o numeri: per quanto riguarda l’efficacia del posizionamento non c’è una differenza ma è bene non eccedere con i simboli (la lettura diventa difficoltosa e anche la scrittura). Ok dunque a patto che punti, numeri e trattini siano rilevanti per il marchio e aiutino la comprensione.

In merito poi alle estensioni, la più popolare del web è senza dubbio .com che sta a indicare il commercio. Sono tantissime le estensioni disponibili: meglio restare sul semplice. Puntare su un’estensione troppo originale potrebbe infatti comunicare scarsa professionalità.

Guida alla registrazione di un dominio step by step

Dopo aver scelto nome ed estensione si passa alla registrazione

Dopo aver scelto l’estensione e il nome – oltre all’estensione si deciderà anche anche il dominio di secondo livello – si prosegue con la registrazione del dominio, verificando che quello stesso nome non fosse già stato registrato da un altro utente.

In tal caso, si può cercare banalmente un nuovo nome. A livello di branding, è bene che il nome coincida con quello del marchio. Si può arrivare fino a 67 caratteri: c’è chi li utilizza tutti, visto che la maggiore lunghezza offre visibilità e un più alto grado di dettaglio per il sito. Ma non dimentichiamo che il nome dovrà essere diretto e soprattutto facile da ricordare.

Si potrà anche optare per l’attivazione del servizio di backorder del dominio. Quest’ultimo consente di prenotare un nome dominio che risulti già essere registrato a nome di un altro. Nel caso in cui scada, si avrà infatti la possibilità di effettuarne la registrazione subito prima che torni disponibile per il pubblico.

Bene anche studiare la ‘storia’ del dominio prima di effettuare l’acquisto, mettendo a fuoco se in passato sia stato usato in modo controverso. Ciò potrebbe rappresentare un problema in ottica SEO e andare a impattare in modo negativo sull’attività e relativi futuri sviluppi.

Il dominio potrebbe essere stato penalizzato da Google per attività di black hat (tentativi di manipolare i motori di ricerca) oppure associato in passato a siti per adulti o di scommesse (il nome potrebbe essere filtrato nelle liste di blocco).

La registrazione può riguardare uno o più nomi di dominio: in questo secondo caso, si potrà proteggere meglio la brand authority. Si tratta della tattica di brand protection grazie alla quale si può evitare che un competitor usi un nome in ottica di concorrenza.

Dopo essersi accertati che il nome di dominio sia al momento disponibile, si procede alla scelta dell’estensione desiderata – valutando i costi annui – e infine si clicca sul pulsante acquista. Siamo arrivati alla registrazione vera e propria: una volta passato nel carrello, non resta che espletare le procedure di pagamento per poi portare avanti il proprio progetto.

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