Foxconn, i retroscena dell’iPhone 5

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Ieri è stata una giornata particolarmente importante per Apple e, ovviamente, per tutti gli appassionati utilizzatori dei prodotti made in Cupertino.

L’azienda della mela morsicata più celebre al mondo ha infatti presentato ufficialmente il tanto atteso quanto chiacchierato iPhone 5 unitamente a varie altre novità inerenti i suoi prodotti.

L’iPhone 5 è senza alcun dubbio un prodotto dalle fattezze straordinarie che, ancora una volta, ha già saputo e saprà incantare l’intera utenza ma una giornata di festa quale quella di ieri a San Francisco equivale a circa una giornata di durissimo lavoro negli stabilimenti della cinese Foxconn, la società partner della Apple per la produzion dei suoi iDevice.

Qualche mese fa, a tal proposito, Apple, conseguenzialmente ad una serie di accuse ed a svariati controlli effettuati, aveva promesso che si sarebbe impegnata nel fornire condizioni di lavoro più umane.

A quanto pare, però, in vista della produzione del nuovissimo iPhone 5 le condizioni in fabbrica non sono cambiate.

A svelare i retroscena della produzione è il reportage di un giornalista della testata Shanghai Evening Post, fintosi un operaio per ben 10 giorni consecutivi.

Il reporter è stato assunto, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro, alla fabrica di tai Yuan e per 10 giorni è stato sottoposto ad un durissimo ordinamento a cui vanno sommate condizioni igienico-sanitarie decisamente disastrose.

Il giornalista ha infatti definito i dormitori come luoghi estremamente sporchi, puzzolenti e sovraffollati.

Il giornalista parla poi di turni di lavoro inumani, ripetitivi e sottopagati e di come la Top Security Area, la zona della fabbrica dove vengono assemblati i dispositivi non ancora presenti sul mercato, sia un continuo fioccare di punizioni, insulti e accuse.

Si tratta sicuramente di una situazione che sfugge al controllo della stessa Apple ma lo notizia, adesso, non può passare inosservata e farà sicuramente parlar tanto nei giorni a venire.

 

 

 

 

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