Come ogni anno, il GSE ha pubblicato il suo nuovo rapporto statistico con il quale fa il punto sullo stato di salute del fotovoltaico italiano, e sulle nuove installazioni avvenute nel corso del 2020. Si scopre così che, in totale, nel nostro Paese sono presenti più di 935 mila impianti solari, e che lo scorso anno, in piena pandemia, sono stati installati 55 mila nuovi impianti, con incremento della capacità installata per 750 MW. Ma è molto o è poco?
In realtà, se dovessimo giudicare i dati per quanto desiderabile, il dato è abbastanza insufficiente. Se infatti i 750 MW aggiunti nel 2020 non sono comunque trascurabili (soprattutto se si tiene in considerazione che le installazioni sono avvenute in un clima di pandemia), è pur vero che per il PNIEC l’Italia dovrebbe aggiungere circa 52 GW di energia solare entro la fine del decennio, e che oggi siamo invece a 21,65 GW, richiedendo così uno sforzo di circa 3 GW di nuova potenza installata ogni anno. Dunque, i dati conseguiti nel 2020 sono ben lontani dall’auspicato.
È pur vero che le informazioni di cui sopra dovrebbero essere riviste alla luce del nuovo pacchetto UE sul clima e sull’energia, che potrebbe incrementare ulteriormente il target per il 2030, rendendo così ancora più arduo il raggiungimento degli obiettivi.
Al netto di quanto sora, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di impianti fotovoltaici, visto e considerato che qui se ne trovano oltre 145.000 unità, ovvero l’11,7% della potenza complessiva installata nel nostro Paese. A seguire troviamo il Veneto, con circa 134.000 impianti, mentre la regione con la maggiore potenza installata è la Puglia, per il 13,4% del totale nazionale. Di contro, le regioni che vantano una minore presenza di impianti sono Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Bolzano.