La nascita di Dogecoin
È nata quasi per gioco da Doge, il cane di razza Shiba Inu che ha fatto impazzire il mondo dei social sotto forma di meme. Il logo di Dogecoin riporta infatti la faccia simpatica di un disegno ispirato al cane e con l’iniziale D. Sin dal suo lancio, nel 2013, ha riscosso subito un grande successo, per la bizzarria della sua storia ma anche per lo spazio che è riuscita a conquistarsi nel settore delle crypto.
Una escalation di successi
Oggi Dogecoin ha numeri davvero considerevoli sia per quel che riguarda la capitalizzazione sia per il numero di scambi. La sua particolarità è che è una criptovaluta peer-to-peer, ovvero fondata su una rete in cui ogni soggetto collegato funge sia da client che da server, e si basa sulla blockchain. Ma il suo successo è legato soprattutto alla trovata di marketing del fondatore Jackson Palmer che è riuscito a inserire il cagnolino nell’olimpo delle crypto.
Capitalizzazione di 50 miliardi di dollari
L’escalation di successi è stata molto veloce: nel giugno 2017 ha raggiunto una capitalizzazione di 340 milioni di dollari e nel gennaio a 2018 è arrivata a superare il miliardo di dollari. Nell’aprile 2021, Dogecoin ha ottenuto una capitalizzazione di mercato di 50 miliardi di dollari, entrando nella top 5 delle criptovalute. Deve tutto il suo successo alla community di persone che ha creduto fin da subito in questa criptovaluta e che, ad oggi, è una delle più attive del mondo digitale. Dogecoin è spesso utilizzato anche per raccolte fondi benefiche o altre attività di solidarietà.
I sostenitori di Dogecoin
Anche se il suo valore in euro è poco più di 0,10 euro, la moneta virtuale del cane ha un ampio potenziale di crescita per chi vuole acquistarla e, secondo molti esperti, potrebbe raggiungere il prezzo di un dollaro. Tra i suoi sostenitori c’è anche il fondatore di Tesla Elon Musk che di recente ha annunciato che accetterà pagamenti in Dogecoin. Come tutte le sue sorelle, è possibile acquistare Dogecoin in una piattaforma di exchange.
Le principali criticità
Non mancano però le criticità che, del resto, sono state messe in evidenza proprio dal suo fondatore Jackson Palmer. A cosa bisogna stare attenti se si vuole comprare Dogecoin?
Innanzitutto questa crypto valuta è nata per gioco perciò ad oggi non sono previste innovazioni di carattere tecnico, di conseguenza per Dogecoin non sarà affatto semplice stare al passo con la concorrenza. Potrebbe, perciò, diventare obsoleta fino a poter uscire dal mercato. Inoltre, è stata rivelata una tendenza alla volatilità anche perché è molto sensibile alle notizie che circolano sui social network, il bacino principale di suoi utenti. A fronte di queste criticità, però, ci sono tanti punti di forza che stanno sostenendo il trend costante di crescita del valore.