Gaming mobile: i numeri del mercato e i giochi più scaricati

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Negli ultimi 5 anni il mondo dell’intrattenimento online è stato scosso da un fenomeno di portata globale: l’esplosione del gaming mobile. Gli smartphone sono diventati i compagni inseparabili di milioni di persone e la piattaforma di gioco preferita in tutto il pianeta tanto da scavalcare PC e console di ultima generazione anche nel mondo del professionismo videoludico. È il momento di analizzare i numeri di questo boom che sembra destinato a durare ancora per molto e di capire quali sono i giochi più apprezzati, giocati e scaricati sugli store online.

Iniziamo dai freddi numeri. Le rilevazioni ufficiali dello studio State of Gaming App Marketing 2022 parlano di un giro d’affari complessivo del gaming mobile di circa 116 miliardi di dollari. Un dato che considera tutti i principali mercati mondiali e che comprende al suo interno le microtransazioni, gli acquisti effettuati tramite app e i videogiochi scaricabili a pagamento.

Notevoli anche i numeri del mercato italiano, indicato dagli esperti come uno dei più promettenti e con i più ami margini di crescita nel prossimo quinquennio. Rispetto ai dati di due anni fa nel nostro Paese sono cresciuti i download su iOS del 36% e su Android del 9%.

Ad espandersi non è stata soltanto la portata economica del settore. Di pari passo si è allargato e diversificato anche il pubblico degli appassionati. Un aspetto che ha fatto sì che tra i giochi più scaricati continuino a rimanere in vetta alle classifiche anche i grandi classici come puzzle e retro-game. Numeri incoraggianti anche per il poker, tornato alla ribalta grazie a piattaforme come PokerStars che oggi permettono di imparare le strategie e i segreti del gioco anche sullo schermo dello smartphone.

Ciò nonostante a guidare la classifica mondiale dei download restano titoli di più moderna concezione. 5 giochi hanno recentemente superato la cifra record di 1 miliardo di download. Il podio è formato da PUBG mobile con le sue 1,12 miliardi di installazioni, seguito da Pokémon Go e Subway Surfers a quota 1 miliardo. Al quarto e quinto posto della graduatoria troviamo altri due best seller come Mobile Legends: Bang Bang e Garena Free Fire. Ampiamente distanziato Clash of Clans, al sesto posto con circa 500 milioni di installazioni.

Il dato più interessante che emerge dalla classifica dei download, è però un altro. Ovvero la sempre più massiccia presenza dei franchise del gaming all’interno del comparto mobile. Alle spalle di Pokémon Go c’è il colosso Nintendo. Fortnite, altro gioco tra i più scaricati al mondo è targato Epic Games, mentre Electronic Arts ha puntato su Apex Legends e il colosso americano Activision sta riscuotendo ottimi riscontri sia con la versione mobile di Call of Duty sia con il nuovo arrivato Diablo Immortal. Un ulteriore riprova che il gaming su smartphone ci accompagnerà ancora per molti anni e che le grandi case stanno investendo cifre importanti sul suo sviluppo.

Il mobile gaming, quindi, è destinato ad accompagnarci ancora a lungo. Ma sopratutto a entrare anche nel meraviglioso e remunerativo mondo degli esports. I progressi tecnologici degli smartphone permettono oggi esperienze di gioco che poco hanno da invidiare a quelle di console e Pc. È il motivo per cui giochi competitivi pensati appositamente per il mobile come PUBG e League of Legends Wild Rift si stanno affermando come veri e propri punti di riferimento del settore.

Anche in questo caso possiamo fare affidamento sui numeri: ad esempio il prizepool del più importante torneo di PUBG di quest’anno è stato di circa 4 milioni di dollari. Una cifra impressionante per un gioco per smartphone e che traccia un canale di sviluppo futuro ancora tutto da esplorare.

E in questo quadro vanno aggiunte due innovazioni tecnologiche destinate a sconvolgere profondamente la situazione: la realtà virtuale e le nuove connessioni 5G. Progressi che promettono di rendere i giochi ancora più performanti e le sessioni immersive e di portare l’asticella delle prestazioni a livelli mai visti e scarsamente immaginabili appena un decennio fa.

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