Zoom diventa più sicuro, ma non gratuitamente

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Nel periodo di maggior bisogno dell’app Zoom, soprattutto durante il lockdown, si sono verificate problematiche legate alla sicurezza degli utenti.

E’stato anche il momento in cui quest’applicazione ha avuto un boom di download, ma immediatamente alcuni utenti hanno deciso di virare su altro proprio per alcune falle di sicurezza che hanno colpito tale piattaforma. In poco tempo si sono susseguite notizie sulla pericolosità di Zoom, troppo poco sicuro per la mole di utenti che era cresciuta a dismisura. Probabilmente gli sviluppatori non si attendevano questo improvviso exploit e non hanno calcolato i rischi legati al mancato utilizzo di un comparto sicurezza adeguato.

Zoom

Nuova crittografia per Zoom per gli utenti paganti

Immediatamente però Zoom è stata aggiornata per migliorare questo aspetto così delicato, ma chiaramente i vari sviluppatori sono ancora a lavoro per rendere il servizio impeccabile. Nel frattempo è entrato a far parte del team Alex Stamos, già collaboratore di Facebook che ha lavorato per anni alla sicurezza di tale piattaforma. Ormai il lavoro di Stamos per Zoom è iniziato due mesi fa ed ora finalmente sembra esser riuscito a fornire la giusta chiave di volta per migliorare questo servizio e tutelare soprattutto i vari utenti.

Nel dettaglio è stata realizzata una nuova forma di crittografia, nettamente più avanzata, che però sarà disponibile per ora in modo esclusivo per gli utenti premium. Ciò significa che solo chi usufruirà di Zoom a pagamento potrà sentirsi molto più protetto, grazie all’intervento di questa nuova tecnologia legata al mondo della crittografia.

In futuro migliore sicurezza anche per chi non è utente premium di Zoom

C’è da dire però che Alex Stamos non ha escluso gli utenti non paganti, probabilmente più nel futuro tutti coloro che decideranno di puntare sull’applicazione Zoom potranno sentirsi molto più protetti, anche chi insomma non usufruisce del servizio premium.

Per ora tale tecnologia sarà prerogativa degli utenti paganti, ma sicuramente il lavoro dovrà essere molto più coinvolgente, visto come ormai la reputazione dell’app Zoom sia stata compromessa. Nel momento in cui uscì la notizia dei problemi legati alla sicurezza dell’utente che utilizzava Zoom, c’è stato un alto numero di disinstallazione dell’app da vari smartphone. Ciò significa che non basta riuscire ad arrivare ad un boom di download, perché attraverso un semplice errore si rischia di far morire definitivamente un’app. Ora si sta lavorando per migliorare Zoom, ma probabilmente gli sviluppatori dovevano pensarci molto tempo prima.

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