Windows 8 è, senza alcun dubbio, il sistema operativo più sicuro attualmente disponibile sulla piazza e a dimostrarlo sono stati i numerosi attacchi degli hacker riuniti alla DefCon di Las Vegas.
Microsoft, infatti, si è sforzata molto al fine di rendere il suo nuovo OS, oramai prossimo alla commercializzazione, come il più sicuro di tutti, molto più rispetto a quanto la stessa redmondiana abbia proposto sino ad ora e, sopratutto, rispetto al fortunato Windows 7.
A pubblicizzare Windows 8 come un prodotto estremamente sicuro, però, non è soltanto la stessa Microsoft ma anche Trend Micro.
Nel corso della Black Hat, la celebre conferenza sulla sicurezza informatica, i rappresentati della ben nota azienda giapponese operante nel settore della sicurezza hanno infatti cercato di mettere in evidenza il lavoro estremamente positivo svolto dalla redmondiana.
Il nuovo sistema operativo, quindi, appare molto più sicuro del suo predecessore ma, nonostante ciò, l’azienda nipponica non ha nascosto di nutrire qualche dubbio su quelle che sono tre componenti fondamentali del software.
Si tratta, nello specifico, dell’advanced local procedure a livello kernel, del component object model (COM) e delle Windows Runtime API.
Le tre componenti, infatti, a detta di Tren Micro potrebbero rivelarsi, in un futuro non molto prossimo, dei punti di attacco vulnerabili di Windows 8 su cui eventuali malintenzionati potrebbero far leva per compromettere la sicurezza dell’OS.
Al momento, in ogni caso, non vi è alcun dato certo a riguardo poiché non è stato trovato alcun exploit in grado di sfruttare effettivamente le tre componenti del nuovo OS.
Comunque, tenendo conto dell’allert dato da Trend Micro non è escluso che qualcuno in Microsoft abbia già provveduto a mettersi al lavoro per studiare meglio tali componenti e per cercare di mettere in atto degli giusti stratagemmi al fine di incrementare ancor di più il livello di protezione del sistema e dei futuri utenti.