Twitter dà più dipendenza di alcool e sigarette: lo dicono gli studi

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Twittare o mandare email rappresenterebbe una dipendenza alla quale sarebbe difficile resistere. Un’ossessione, quella di Twitter, che andrebbe aldilà dei comuni vizi, come il bere o fumare sigarette. Questo é quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori che hanno cercato di misurate quanto le persone riescono a resistere ai propri desideri. Essi sostengono che anche mentre si dorme o si fa sesso le persone possono avere l’impulso e l’urgenza di postare notizie o condividere sui social network. Il gruppo di studiosi con a capo Wilhelm Hofmann, della Chicago University’s Booth Business, ha condotto il proprio esperimento facendo uso di Blackberry, per valutare la forza di volontà di 205 persone, tra i 18 e gli 85 anni, residenti nella città tedesca di Wünzburg.

I risultati saranno presto pubblicati sul giornale Psychological Science. I partecipanti sono stati segnalati sette volte al giorno più di 14 ore per sette giorni consecutivi, in modo tale che essi avrebbero avuto la possibilità di comunicare il desiderio di twittare in un preciso istante, cosa avessero scritto nel messaggio, la relativa lunghezza, se il tweet era in conflitto con altri desideri. In totale, si sono registrati 7,827 episodi di desiderio, su più di 10 mila risposte.

“La vita moderna è un miscuglio di desideri assortiti, caratterizzati da conflitti e resistenza, quest’ultima applicata con scarso successo”, spiega Hofmann. Il sonno e il tempo libero erano in desideri più problematici, che comportavano “una tensione pervasiva tra le inclinazioni naturali e gli obblighi lavorativi”. Gli accademici hanno detto che il desiderio rilevato per il tabacco è relativamente basso e lo stesso vale per l’alcol e caffè, in quanto “con le sigarette e l’alcol si sostengono costi maggiori e non danno le stesse opportunità”.

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