Nel corso di un’intervista con l’emittente NBC Tim Cook in persona ha fatto sapere che aluni Mac del prossimo anno saranno prodotti direttamente negli Stati Uniti e per far ciò Apple investirà ben 100 milioni di dollari.
Alcuni acquirenti dei nuovi iMac edizione 2012 se ne erano già accorti nel corso degli ultimi giorni: l’etichetta su alcuni iMac non recita “Designed in California, Made in China” così come di consueto ma “Made in the USA“.
Cook, annunciando ufficialmente le nuove intenzioni della mela ha spiegato che ritiene molto importate creare nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti dove sino a questo momento Apple è riuscita a rendere disponibili ben 600 posizioni tra centri di ricerca, negozi, data center e indotto.
Considerando le critiche condizioni di lavoro in Foxconn il giornalista che si è occupato di intervistare Cook non ha potuto non chiedere al CEO di Cupertino il motivo in base al quale la società sembra non essere intenzionata ad abbandonare definitivamente la Cina trasferendo quindi tutta la produzione in blocco in terra a stelle e strisce.
Cook ha risposto dichiarando che la questione non verte sul prezzo bensì sulle competenze il che, andando ancor più nel dettaglio, sta a significare che il sistema di formazione degli Stati Uniti non riesce a lanciare un numero sufficiente di persone aventi le competenze necessarie per i processi di produzione moderni.
Al momento, comunque, non è ancora chiaro quali computer saranno realizzati direttamente negli USA, Apple ha infatti fatto sapere soltanto che una delle linee di computer già esistenti sarà prodotta totalmente in terra statunitense a partire dal 2013 ma al momento non risulta disponibile ancora alcuna informazione.
Così come non non sono state fornite info in merito ai computer che saranno coinvolti nel processo di produzione negli Stati Uniti non è chiaro neppure dove, di preciso, Apple realizzerà tutto ciò.