Gli SMS sono in calo, la colpa è di iMessage

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Per la prima volta nella storia negli Stati Uniti è stato registrato un calo nel del numero degli SMS pro capite e la colpa, a quanto pare, è tutta da imputare ad Apple e al suo iMessage.

A darne la notizia è, sulla base di alcuni raccolti, l’analista indipendente e consulente Chetan Sharma.

Stando a quanto reso noto il fenomeno ha iniziato ad avere inizio a partire dal terzo trimestre dell’anno corrente quando, appunto, ciascun abbonato alla rete cellulare ha mandato 678 messaggi al mese contro i 696 SMS che, invece, erano stati registrati nel trimestre precedente.

Il calo potrebbe risultare apparentemente scarso ma in effetti va a configurarsi come di fondamentale importanza considerando il fatto che nell’intera storia delle telefonica cellulare il numero di SMS spedito dagli utenti è sempre stato in costante crescita.

La causa di questo calo è imputabile, a detta dell’analista, alla telefonia cellulare mderna, al sempre maggior spadroneggiare dei servizi di social networking e degli strumenti di messagging associati (primo tra tutti Facebook) ed anche alle numerosissime app che consentono di inviare messaggi agli smartphone sfruttando una connessione dati e senza dover passare da servizio di SMS tra cui figura anche iMessage.

Considerando infatti la sempre maggiore diffusione degli iPhone sul mercato e, ovviamente, tra le mani degli utenti l’utilizzo di iMessage è diventato uno tra i più comuni sistemi mediante cui comunicare pur essendo un sistema chiuso poiché riservato soltanto ai possessori di device basati su iOS o di computer Mac.

Considerando tali dati non è poi così difficile prevedere il fatto che i messaggi tradizionali saranno sempre più sostituiti dalla messaggistica basata su internet man mano che gli utenti decideranno di mettere da parte i telefonini tradizionali per utilizzare gli smartphone.

Secondo Sharma il declino degli SMS non dovrebbe però preoccupare gli operatori poichè saranno in grado di compensare questo calo con l’incremento dei piani dati e degli abbonamenti.

 

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