Skype sta collaborando più strettamente con la polizia per aiutarla a spiare gli utenti. Il servizio telefonico online, utilizzato da amici e le famiglie per tenersi in contatto, che ha anche favorito i dissidenti politici e criminali a scambiarsi informazioni, sta per mettere le chat online e altre informazioni dell’utente a disposizione della polizia, secondo il Washington Post. La sorveglianza dei feed audio e video rimane impraticabile, anche quando i tribunali emettono un’avviso di garanzia, hanno detto i funzionari del settore al giornale.
Le forze dell’ordine sono entusiaste dei cambiamenti di Skype, ma gli attivisti sono diffidenti. “Il problema è: fino a che punto sono intercettate le nostre comunicazioni per rendere facile la sorveglianza?” ha fatto notare Lauren Weinstein, co-fondatore del Popolo per la Responsabilità Internet, al Post.
Skype, che ha 600 milioni di utenti in tutto il mondo, ha rilasciato una dichiarazione: “Skype collabora con le forze dell’ordine come è richiesto dalla legge e, quindi, tecnicamente fattibile“. Le chiamate Skype si collegano direttamente ai computer piuttosto che procedere all’instradamento dei dati attraverso i server centrali, come molti altri sistemi basati su Internet, che rende più difficile alla polizia intercettare la chiamata. In questo modo, Skype perde il suo vantaggio competitivo nel mondo affollato dei programmi di comunicazione internet-based, che gli utenti percepiscono come lesivi per la propria privacy personale.