Siri, l’assistente vocale del nuovo iPhone 4S risponde a ogni nostra domanda, anche quelle un po’ più ‘sensibili’, per così dire. L’intelligenza artificiale dà risposte anche a quesiti delicati e che si allontanano decisamente dal mondo della tecnologia. Riguardo l’aborto, Siri si dichiara totalmente contrario: a far emergere questa particolare questione è stato il sito Raw Story, che si è occupato di testare le risposte dell’assistente vocale di fronte a domande che riguardavano l’interruzione di gravidanza.
In parole povere, è stato chiesto a Siri di indicare delle cliniche dove praticassero aborti: l’assistente vocale, però, non risponde all’interrogativo, proponendo, in alternativa, altre soluzioni che deviano l’utente dall’oggetto della ricerca. I risultati ottenuti sono lontani da ciò che viene richiesto: la risposta che spesso fuoriuscirebbe è questa: “Non trovo alcuna clinica per aborti“. Apple, in merito, si dichiara estranea alla problematica, ma Siri stupisce ulteriormente. Alla domanda “Perché sei contro l’aborto?”, il vocal assistant risponde: “Semplicemente lo sono”. Una risposta evasiva, di cui Apple non si fa carico. La portavoce dell’azienda, Natalie Kerris, ha dichiarato che non c’è alcuna omissione volontaria che miri ad offendere le diverse sensibilità, giusficando le carenze di Siri, facendo appello al fatto che la tecnologia di assistenza vocale dell’iPhone 4S è ancora in fase beta.
Ai clienti Apple va offerto un servizio neutrale, che si distanzi da qualsiasi giudizio etico e morale. Siri, insomma, deve eseguire solo gli ordini, senza prendere posizioni in merito ad argomenti delicati, quali l’aborto, che rappresenta solo un esempio di questa diatriba. Un software, che sia di Apple o di altro produttore, deve semplicemente attenersi a quanto richiesto dall’utente, fornendogli l’aiuto e il supporto necessario per portare a termine la ricerca impostata in modo positivo, senza condizionarne le scelte e le modalità di utilizzo del dispositivo che, per quello che costa, quanto minimo deve accontentare l’utilizzatore finale.