Qualcomm potrebbe finire le scorte di Snapdragon S4

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Brutte notizie arrivano da Qualcomm, il famoso produttore di processori dedicati a smartphone e tablet di ultima generazione, sembra infatti che il produttore di chip stia attraversando un periodo non ottimale per quanto riguarda le sue scorte di magazzino, sembra infatti che il colosso californiano potrebbe influenzare negativamente il mercato degli smartphone.

La carenza di scorte riguarderebbe proprio i nuovi processori della quarta generazione di Snapdragon, che potrebbe portare anche i produttori di smartphone e tablet alla drastica decisione di optare per un nuovo fornitore di processori qualora la situazione diventi più grave di quanto lo sia oggi.
Come è facile immaginare, in questa situazione solamente la diretta concorrente di Qualcomm: Nvidia potrà beneficiarne. A risentire di questa carenza di chip saranno principalmente tutti i produttori che hanno scelto Android e Windows Phone per i loro dispositivi, siano essi smartphone e tablet, ovviamente qualora i colossi della telefonia mobile decidano di optare per il passaggio a Nvidia potrebbero esserci dei cambiamenti anche per gli utenti finali che vedranno un aumento sostanziale dei prezzi ma anche una possibile diminuzione delle prestazioni.

Qualcomm, secondo le ultime indiscrezioni si è resa conto che gli stabilimenti dove vengono prodotti i famosi Snapdragon, seppur al massimo regime di produzione, stanno riscontrando seri problemi nel riuscire ad esaudire l’elevato numero di ordini ricevuti fino alla fine del 2012.
Lo stesso CEO di Qualcomm, Stephen Mollenkopf, ha affermato che il colosso dei chip ha sottovalutato la quantità di ordini ricevuti proprio riguardo i processori Snapdragon S. Non rimane quindi che attendere per vedere se Qualcomm riuscirà in qualche modo a rispettare ritmi di produzione più elevati o se sarà costretta ad applicare qualche decisione drastica al fine di non perdere i suoi clienti. Intanto, come è facile immaginare, anche il titolo quotato in borsa ne ha risentito registrando un calo di ben 7 punti percentuali.

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