Privacy, ecco quattro modi attraverso i quali la mettiamo in pericolo

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La privacy è una delle cose più preziose che le persone hanno e, con ogni nuova ondata di social media, ne diamo un po’ via. Qui di seguito, vi rivelo quattro modi molto comuni attraverso i quali le persone “svendono”, per così dire, la propria privacy online, spesso senza nemmeno rendersene conto.

Lasciare nel browser la cronologia delle ricerche effettuate su Google

Di tanto in tanto, durante la navigazione in Internet, spesso si cercano cose che non vogliamo far sapere agli altriTuttavia, a ciò si unisce il fatto che gli utenti, durante le ricerche, lasciano anche loggato il proprio account Gmail. Pertanto, è bene cancellare la cronologia delle ricerche effettuate tramite il browser, per essere sicuri che le informazioni in essa contenute non vengano scoperte da terzi, soprattutto se utilizzate un computer condiviso.

Non cancellare la cronologia delle ricerche di Facebook

Se andate nel Registro attività di Facebook, verrà visualizzato un menu a discesa nell’angolo in alto a destra dello schermo. Quando si seleziona Cerca da questo menu, vi accorgerete che Facebook tiene un registro di ogni singola ricerca in loco. Ciò solleva una questione: perché Facebook vuole tenere traccia della cronologia delle ricerche? Se si desiderate eliminare tale cronologia, c’è la voce Cancella cronologia nella parte superiore del vostro Registro attività. Tuttavia, non esiste attualmente alcuna opzione di default per prevenire il fatto che Facebook registra tutto ciò.

Lasciare collegati gli account dei vari social media

È sempre frustrante quando qualcuno entra in possesso del vostro account di social media e inizia a pubblicare informazioni false. In questa società che è apparentemente “molto preoccupata” per la privacy, paradossalmente accade che gli utenti lasciano connessi i propri profili di social networking, senza disconnetterli, una volta deciso di non utilizzarli più per il resto della giornata. 

Utilizzando un altro telefono

La privacy viene “regalata” anche quando si collega il proprio profilo di social networking su un altro smartphone o tablet che non sia di vostra proprietà. Se si lascia aperto il login, le informazioni visualizzate potrebbero essere utilizzate dal vostro amico anche per scopi non molto piacevoli, ad esempio un furto di identità. La tentazione è davvero forte. Anche se il telefono viene rubato è un problema: le informazioni in esso presenti, anche le credenziali d’accesso al social network, potrebbero finire nelle mani sbagliate.

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