Per evitare o almeno arginare eventuali attività illegali perpetrate sui social network , ora si controlleranno e conversazioni in chat e, nel caso si scoprisse qualcosa di criminoso, partirebbe una segnalazione agli organi di Polizia. Il monitoraggio delle conversazioni chat viene effettuato da Facebook e da altri importanti social network. Un reportage di Reuter spiega come avviene il controllo delle conversazioni grazie ad un potente software di scanning che è stato messo a punto reso noto a seguito dell’arresto, lo scorso marzo, di un uomo trentenne che stava tentando di progettare un incontro con una tredicenne.
Monitorando le conversazioni in chat il potente software di scanning è infatti in grado di rilevare determinate parole chiave o frasi all’interno delle conversazioni degli utenti. Si collega anche ai profili dei partecipanti alla chat, ricavandone informazioni importanti per l’indagine. Ad esempio rileva le conversazioni che si verificano tra persone che hanno una grande differenza di età per controllare l’eventuale e nascosta presenza di un pedofilo che tenta di circuire un minorenne, anche nelle chat private.
Si monitorano anche le chat tra persone che non hanno un legame di parentela o di relazione per smascherare eventuali criminali e comportamenti sospetti di qualsiasi tipo. Nel caso in cui vengano trovate delle conversazioni sospette , il programma segnala l’emergenza ai responsabili di Facebook, incaricati di controllare le segnalazioni una ad una, e che decideranno infine se sia il caso o meno di inviare la conversazione alla polizia, cosa necessaria a garantire la sicurezza degli utenti .
L’analisi delle conversazioni private non viene fatta dai dipendenti di Facebook, ma grazie alle parole e frasi chiave riconosciute dal software, è la tecnologia a farlo ed ha una bassissima quantità di falsi-positivi, e al momento non si sa ancora se esistono degli archivi di tali conversazioni se così fosse nascerebbero moltissimi problemi in relazione alla privacy degli utenti.