Fino a gennaio, Megaupload era un importante cliente di Carpathia Hosting. Ora Megaupload si trova ad affrontare un atto d’accusa federale e i suoi server sono diventati un grave onere per Carpathia. Questa società è proprietaria di 1.103 server e conserva circa 25 petabyte di dati appartenenti Megaupload. Il governo ha confiscato i beni a Megaupload, quindi l’impresa non può pagare il conto a Carpathia e, pertanto, quest’ultima ha annullato il contratto di servizio con Megaupload. Carpathia non è stato in grado di riutilizzare i server per gli altri clienti, perché ciò potrebbe interferire con il procedimento giudiziario Megaupload o incitare azioni legali contro Megaupload da parte dei clienti che, come risultato, perdono i dati.
Martedì scorso, l’azienda ha presentato una richiesta a un tribunale federale della Virginia per essere sollevata dagli oneri finanziari legati al mantenimento dei server. La società ha affermato di pagare 9.000 dollari al giorno per lo spazio occupato, compresa la potenza e la connettività. Inoltre, gli stessi server hanno un valore stimato di 1,25 milioni di dollari. Dal momento che Megaupload non è più in grado di pagare per il servizio, Carpathia vorrebbe ri-allocare i server per venderli ad altri clienti.
La Electronic Frontier Foundation è intervenuta nel caso per conto degli utenti Megaupload, alcuni dei quali utilizzavano il servizio per trasferimenti di file personali. EFF ha sostenuto che questi utenti innocenti hanno il diritto di poter gestire questi dati, minacciando di citare in giudizio la società per rivendicare i diritti degli utenti stessi. Carpathia sostiene che se i dati devono essere conservati, qualcun altro dovrebbe assumersi i costi di conservazione dei dati. Il problema è che finora nessuno ha messo a punto un modo per soddisfare tutte le parti interessate. Megaupload è disposta a prendere in custodia dei dati, ma il governo e la MPAA hanno entrambi sollevato obiezioni, forse temendo il fatto che Megaupload possa distruggere le prove. Le parti in causa, il Governo, l’EFF, e l’MPAA, hanno dichiarato di poter prendere in custodia i server.
Carpathia suggerisce diverse soluzioni possibili. Una potrebbe essere quella di consentire a Megaupload di far ritornare online il sito per un periodo limitato di tempo, in modo che gli utenti possano scaricare i propri dati: dopo di che, i dati verrebbero cancellati e Carpathia sarebbe libera di fare ciò che vuole con i propri server. Un’altra opzione sarebbe quella per i tribunali di ordinare a una terza parte, molto probabilmente il governo o Megaupload, di prendere in custodia i server e pagare Carpathia. Un terza possibilità sarebbe quella per Carpathia di continuare a pagare i server.