Intervista all’inventore di Siri

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Dag Kittlaus, 34 anni, è il creatore di Siri a cui deve una bella fortuna visto quanto Apple è stata disposta a pagarla pur di entrarne in possesso.

Nell’intervista rilasciata ad un web magazine norvegese, Kittlaus ha raccontato di come tutto fosse cominciato con anni di grandi sacrifici nella Silicon Valley, dedicati allo sviluppo della tecnologia di Siri, che ricordiamo è una delle app di punta del nuovo iPhone 4S.

“Eravamo piuttosto sicuri che la tecnologia che avevamo sviluppato fosse sorprendente e che ci sarebbe stato qualche tipo di svolta”

Ha dichiarato il papà dell’app, continuando poi dicendo che nonostante questa loro sicurezza (sua e del team di sviluppo), nulla poteva prepararli all’emozione di quella chiamata che avrebbe cambiato le loro vite. La telefonata di Steve Jobs, infatti, ha decretato l’arrivo di un cospicuo gruzzolo (200 milioni di dollari) che in buona parte è andato a finire nelle tasche di Kittlaus.

Continunando l’intervista si è risaliti anche alla vera proveninenza del nome Siri, che veniva da molti attribuito ad un’ex collega di lavoro di Kittlaus che ha però smentito spiegando da dove provenisse. La vera origine del nome va ricercata nel significato della parola “siri” nella lingua madre del programmatore, che è il norvegese. Il significato sarebbe letteralmente “bella vittoria“, ed è effettivamente una bella vittoria quella ottenuta da quest’uomo che ora ha abbandonato il Campus Apple per tornare a Chicago dove vive con la sua famiglia.

Il magazine norvegese sostiene inoltre che Siri sarà anche una grande novità introdotta nella tanto attesa televisione che Apple conta di inaugurare nel 2013 (anche se notizie simili girano già da un po’ di tempo e si teme che risultino solo l’ennesimo rumors).

In chiusura Kittlaus rivela che molti dipendenti come lui, addetti allo sviluppo della tecnologia della società di Cupertino, quando entrano nel Campus della mela non lo fanno con l’unico scopo dello stipendio o di fare fortuna. L’aria che principalmente si respira, è un’aria di scoperta, di volontà di scoprire il limite di quello che si è fino a quel momento raggiunto e di trovare il modo per superarlo.

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