L’ultimo arrivato da Alcatel, è un cellulare a fascia bassa che si chiama One Touch 232, e viene venduto ad una sterlina, ovvero a 1,14 euro, in Gran Bretagna, ad un prezzo davvero stracciato, tanto che più low cost di così non si può. La crisi aguzza l’ingegno ed ecco un cellulare per tute le tasche, che costa meno di un telefonino giocattolo per bambini.
Le sue funzioni sono pochissime, è ovvio che non può dare tutte le possibilità di uno smartphone, ma per chi non ha grosse esigenze, va benissimo, infatti con One Touch 232 si possono fare solo delle telefonate ed inviare sms. Lo schermo è da 1,5 pollici ma presenta colori anche se a bassa risoluzione. Ci sono anche suonerie polifoniche, la calcolatrice, la sveglia e i giochini più classici; inoltre è provvisto di una funzione torcia, del calendario e della sveglia. Il costo è di una sterlina ma il traffico costa 10 sterline, da attivare con l’operatore britannico O2 che copre una parte del costo del telefonino.
Il costo è sussidiato dall’operatore che regala il telefonino sull’acquisto della scheda telefonica; si tratta ovviamente di un costo simbolico, che lancia però un segnale che avrà il suo impatto nel mondo del mobile low cost, al quale si deve fare attenzione soprattutto riguardo ai mercati emergenti. Molti analisti considerano che dovrà esserci una mutazione nel mondo del mobile che porterà a telefonini commodities intesi come beni indifferenziati e fungibili.
E questa lanciata da One Touch 232 potrebbe essere la via. Già al a Mobile World Congress, Nokia ha presentato un telefonino che costa solo 15 euro dotato delle sole funzioni di base tipo i cellulari che circolavano nei primi anni 2000. Il telefonino Nokia 105, però, non arriverò in Italia, è destinato ai paesi emergenti. Ma la strada è segnata, Nokia propone per l’Europa il modello 301 che costa 65 euro, è in grado di navigare su internet, accede alle mail e ha una tastiera tradizionale.