Google e le minacce di tassazione. La Francia vorrebbe varare una tassa sui motori di ricerca e Google non ci sta e minaccia di mettere al bando i media francesi. Ogni volta che gli utenti cliccano un link a un sito di notizie, partendo da un motore di ricerca, scatterebbe l’imposta. Mountain View protesta e diffida: se la legge passa, i media francesi non saranno più presenti nei risultati di ricerca.
Il progetto di legge del governo di Parigi prevede che i motori di ricerca paghino il diritto d’autore agli organi d’informazione francesi in caso di visualizzazione dei loro titoli sui siti web. Ma Google è pronta a bloccare tutti i link ai siti delle testate se il governo dovesse approvare la proposta di legge, voluta a settembre dagli editori francesi e sostenuta dal ministro della Cultura, Aurélie Filippetti. Google ha inviato una lettera a molti uffici del governo francese nella quale scrive di “non poter accettare” una misura del genere e che, “come conseguenza costringerà a non dare più riferimenti verso i siti francesi e che mette in dubbio la sua stessa esistenza”. Alla base si questa proposta di legge ci sarebbero le ingenti entrate pubblicitarie che Google ottiene dalla ricerca di notizie su internet . Grazie all’introduzione della tassa Google dovrebbe pagare una certa cifra per ogni lettura di articolo verso il quale il motore di ricerca avrebbe indirizzato l’internauta. Una simile tassa, affermano gli uffici francesi di Google danneggerebbe internet, i navigatori e i siti di notizie che beneficiano di un traffico sostanzioso proprio grazie ai motori di ricerca.
La questione viene sollevata e discussa anche in altri Paesi europei, tra cui l’ Italia e la Germania. Il governo tedesco aveva approvato a fine agosto un controverso progetto di legge che prevede che i motori di ricerca paghino se indicizzano dei contenuti altrui e anche allora Mountain View aveva protestato duramente. Tuttavia gli editori tedeschi considerano giusta ed equilibrata tale misura.