Elezioni del 4 marzo, ecco cosa rischia chi porta il cellulare in cabina

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Le elezioni politiche del prossimo 4 marzo si stanno avvicinando ad una velocità veramente impressionante. Come sempre si sta infiammando il dibattito politico attorno ai punti focali dei vari programmi dei partiti che vorrebbero salire al potere. Tra migranti, con la proposta del Centrodestra sostenuta anche da Fabrizio Bertot, reddito di cittadinanza, flat tax e riforme del lavoro, della scuola e della sanità non mancano certamente i motivi di dibattito.

Ogni elezione porta con sé chiaramente uno strascico inevitabile di polemiche, anche in relazione a possibili brogli o a qualche inghippo di voti. Le regole, però, sono davvero molto chiare, così come le sanzioni. Ad esempio, chi decide di portare in cabina elettorale il cellulare viene punito con una multa che può arrivare anche fino a 1000 euro.

Le pratiche scorrette, come il voto di scambio, sono estremamente vietate, come ha messo in guardia una circolare del Ministero dell’Interno in vista delle elezioni di domenica 4 marzo, che si svolgeranno dalle 7 fino alle 23. Saranno oltre 50 milioni gli italiani che sono invitati a recarsi alle urne per votare sia per la Camera che per il Senato.

Il Viminale ha diffuso un comunicato in cui sottolinea come la legge preveda il divieto più assoluto di portare nella cabina elettorale dei cellulari o ogni altro dispositivo elettronica che possa immortalare o registrare in qualsiasi modo il voto appena dato. L’obiettivo è quello di garantire e tutelare il più possibile la libertà e la segretezza del voto.

Quindi, tutti coloro che si recheranno alle urne, prima di prendere la scheda elettorale e matita apposita per esprimere il proprio voto, dovranno depositare i propri telefoni cellulare e altre apparecchiature, consegnandole ai componenti del seggio. Tra l’altro, non c’è solamente una multa (da 300 fino a 1000 euro come detto) per chi tutti coloro che trasgrediscono al divieto, ma si rischia anche l’arresto da tre a sei mesi.

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