Un virus ha attaccato Facebook. Lo ha comunicato lo stesso social network, definendo “molto sofisticato” l’attacco subìto, il che fa supporre che i provvedimenti per evitare danni siano ardui per non far sfuggire informazioni importanti sui dati personali dei suoi milioni di utenti. Anche l’ideatore Mark Zuckerberg è sulla stessa linea il che rafforza l’idea che tema fughe di dati e come conseguenza anche di utenti.
Gli hacker potrebbero essere alla caccia di password e informazioni personali. Stavolta non si conosce l’identità dei pirati, a differenza dei casi del New York Times e del Wall Street Journal, spiati da esperti informatici cinesi. Il virus sarebbe stato inviato da un sito infetto trasmesso, secondo alcune ipotesi, tramite cellulare. Secondo altre supposizioni sarebbe stato inviato attraverso i computer portatili di alcuni dipendenti del social network. Il fatto criminoso potrebbe essere successo quando alcuni dei dipendenti di Facebook, tramite i loro computer portatili, sono entrati su un sito di uno sviluppatore.
I laptop sono stati contagiati e successivamente bonificati. Facebook ha in memoria dati personali, e quindi sensibili, di un miliardo di persone e al suo interno ha squadre specializzate con il compito di individuare e rispondere a eventuali attacchi, che di recente negli Stati Uniti hanno riguardato anche Twitter, oltre che alcuni siti governativi e la Fed. In ogni caso l’operazione criminale è molto ambiziosa, dal momento che Facebook è il social network più grande al mondo.Tuttavia, sono proprio i vertici dell’azienda di Zuckerberg che hanno voluto rassicurare le utenze. Il social network dichiara di aver già isolato completamente il virus proveniente da questo sito infetto, di aver subito informato la sicurezza.
In conclusione, comunque sia, le indagini su questa vicenda continuano. L’attacco hacker dovrebbe essere avvenuto già lo scorso mese di gennaio. E da allora sono in corso approfondite indagini.
Alla luce di questo nuovo attacco è stato diramato un consiglio da parte degli esperti di informatica americani, affinchè gli internettisti prendano tutte le precauzioni necessarie: aggiornare continuamente il proprio sistema anti-virus, cambiare password di frequente ed evitare siti di dubbia origine.