Se l’hard disk, col tempo, si è logorato e presenta errori logici sulla sua superficie non si può più accedere a dati che si trovano su settori danneggiati.
Nel caso in cui gli errori logici non siano gravi potrebbe essere sufficiente l’uso di “Scandisk”. Per accedervi basta andare in Start/Computer e selezionare l’hard disk di interesse. Cliccare sopra l’hard disk che vogliamo riparare con il fa tasto destro sopra col mouse e scegliere la scheda “Strumenti” dalla schermata che si aprirà. Facciamo lo ScanDisk come ci viene richiesto poi facciamo il ripristino (col ripristino saranno di nuovo possibili le attività di lettura/scrittura in quel determinato settore) e correggiamo gli errori rilevati.
Se il disco è quello di sistema, il PC verrà riavviato e partirà, in DOS, la riparazione degli errori riscontrati sull’HDD.
In caso di danni più gravi, il programma“HDD Regenerator” che può essere scaricato dal sito dello sviluppatore, quindi va lanciato. Il programma ci chiederà se vogliamo creare un supporto riavviabile su USB o DVD per tentare la riparazione in DOS oppure se vogliamo procedere direttamente. Nel nostro caso, scegliamo quest’ipotesi in particolare e procediamo. HDD Regenerator mette a disposizione l’analisi completa che impiegherà molto tempo nel caso di dischi molto capienti e l’analisi rapida che impiegherà meno tempo perché si concentrerà sull’analisi dei settori ritenuti cruciali e spesso sede di errori. Al termine dell’analisi il sistema proporrà la riparazione dei settori danneggiati o la rigenerazione dell’hard disk. Se l’hard disk viene rigenerato saranno rimossi i settori danneggiati dalla tavola di allocazione. Qualche volta il sistema riscontra un’incongruità tra la situazione riparata e quella antecedente e diventa necessario una formattazione per riallineare il tutto. Quando il problema dei settori danneggiati è risolto potremo mettere in salvo i nostri dati.
Un consiglio: quando è possibile, fare un backup dei dati prima di tentare la riparazione dei settori danneggiati.
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