Apple non venderà più Mac Pro in Europa

Home > Apple > Apple non venderà più Mac Pro in Europa

Dal primo marzo dell’anno corrente Apple interromperà le vendite del Mac Pro in tutta Europa e il motivo è, a quanto pare, imputabile al non rispetto di una normativa UE sulla sicurezza energetica.

La notizia arriva direttamente dai reseller Apple che sono stati avvisati mediante un apposito comunicato ufficiale inviato da Cupertino.

Il Mac Pro, nello specifico, andrebbe a violare la nuova versione della normativa UE IEC 60950-1 in materia di sicurezza dei prodotti elettronici e che, appunto, entrerà in vigore proprio dal primo marzo.

Per il momento Apple non ha provveduto a specificare in che modo il computer violi la direttiva europea ma fa comunque sapere che il ritiro sarà effettivo nei paesi dell’Unione, nelle nazioni candidate e fra i membri EFTA, l’Associazione Europea di Libero Scambio.

Apple, quindi, ha invitato tutti gli utenti del vecchio continente ed interessanti al Mac Pro ad effettuarne l’ordine entro e non oltre il 18 febbraio in modo tale da poter ricevere il computer entro il giorno 28 dello stesso mese.

In rete sono state fatte varie ipotesi sulle ragioni del divieto ma per il momento non è stata ancora individuata una causa precisa.

A detta di alcuni l’interruzione delle vendite del Mac Pro sarebbe imputabile ad una questione di consumi, decisamente ben più alti rispetto a prodotti analoghi appartenenti al medesimo settore.

Secondo altri, invece, la colpa potrebbe essere dell’alimentatore utilizzato o, ancora, delle ventole interne che non risultano correttamente isolate.

Dal fronte Cupertino, comunque, sembra non esserci alcun interesse nell’aggiornare l’attuale versione del Mac Pro in modo tale da renderla compatibile con le nuove normative europee.

In un’intervista non recentissima Tim Cook aveva comunque fatto sapere che nel corso del 2013 sarebbe stata rilasciata una nuova versione del Mac Pro ragion per cui se si ipotizza che l’aggiornamento verrà effettuato in primavera, probabilmente a marzo, allora il modus operandi di Apple appare più che coerente.

Lascia un commento