Anonymous attacca nuovamente il Vaticano

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Nuovo “Tango Down da parte di Anonymous al sito ufficiale della santa sede.
Ormai siamo giunti al terzo atto, messo a segno dall’organizzazione di hacktivisti ai danni del Vaticano e dei suoi portali web. L’attacco è stato rivendicato con un messaggio sul blog di Anonymous Italia, e come di consueto, con la rivendicazione sono arrivate anche tutte le motivazioni che hanno portato alla decisione di effettuare questa terza azione ai danni del Vaticano.

Anonymous ha spiegato che l’attacco è stato messo a segno per portare in risalto l’omertà da parte della chiesa nei casi di pedofilia e per segnalare inoltre, un caso di abuso su una minore nel lontano 1996 dove, una cara amica di un membro del collettivo sarebbe stata violentata dallo stesso sacerdote che l’aveva battezzata.

Il sito vatican.va rimasto offline per qualche ora è tornato da poco attivo.

Vi lasciamo al messaggio di spiegazione pubblicato da Anonymous sul suo blog che vi chiarirà tutte le motivazioni che hanno portato al terzo Tango Down

Buongiorno, Vatican.va
Perdonateci se oggi non siamo troppo cordiali né gioviali con voi, ma siamo letteralmente disgustati dall’omertà della Chiesa Cattolica nel non denunciare casi di pedofilia, talvolta veramente riprovevoli…

Citate a memoria i vostri comandamenti, i vostri catechismi, i vostri vangeli, ma forse ne avete scordato una parte, ve la vogliamo ricordare!
Matteo 18, 4-6: “Chi sarà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chiunque riceve un piccolo fanciullo come questo in nome mio, riceve me. Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare.”

Per anni avete “lavato” i panni sporchi in chiesa, omettendo di tenere in conto che il terreno in cui svolgevate la vostra funzione non vi appartiene. I luoghi in cui i vostri preti hanno praticato l’azione pastorale hanno precise leggi, e nel caso in cui vi fosse giunta notizia di reati da parte di detti preti sarebbe stato vostro obbligo denunciarli alle autorità competenti dello stato in questione, anziché adottare comportamenti omertosi. Per questa ragione il silenzio che le gerarchie della chiesa hanno mantenuto per decine di anni circa orribili fatti consumati all’interno di istituti religiosi in tutto il mondo, come l’abuso su bambini sordomuti non in grado di riferie le violenze, equivale
ad un assunzione di complicità.

Ma questo comunicato vuole ANCHE denunciare un caso di abuso successo nel 1996, ad una cara amica di un membro del collettivo.
Venne violentata, appena 13enne, da un sacerdote, lo stesso che l’aveva battezzata, questi la minacciò, ma coraggiosa andò dalla madre (suo unico genitore) a parlarne … la madre si precipitò alla curia, che la minacciò di toglierle il solo sostentamento che avevano, dato per l’appunto dalla caritas (UNA ONLUS), barattando così il silenzio in cambio della sopravvivenza.
Sappiamo che questo non è l’operato di un singolo ma che il Vaticano tende a mascherare gli abusi più riprovevoli senza denunciarli alle forze dell’ordine, poiché ha molto cari i suoi membri, ma un po meno cari i suoi fedeli.

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