In queste ore sta facendo alquanto scalpore un’immagine postata sui vari social network che riprende file interminabili di persone di fronte all’Apple Store di Napoli per avere tra le mani l’iPhone 12.
Code di persone ammassate che in un periodo storico come questo dovrebbero evidentemente essere evitate, ma il problema di base non è questo, quanto l’inesattezza messa in atto dal giornalista Andrea Scanzi probabilmente per screditare come sempre il popolo napoletano.
L’errore grossolano di Scanzi su Napoli e l’iPhone 12
Come riportato dai colleghi di bufale.net il noto giornalista, ormai presente in tante trasmissioni televisive e con un numero di followers alquanto elevato sui social, ha postato quest’immagine sul proprio profilo Facebook con una didascalia piuttosto critica sulle persone napoletane. Scanzi ha così detto: “La fila per l’iPhone 12 a Napoli (regione rossa…) dentro una pandemia. Non abbiamo speranze”. Non solo però, perché ha ricondiviso questo post in cui si sottolineava come fossero le stesse persone che hanno chiesto sussidio allo Stato e protestato per le restrizioni, ma intanto spendono 1200 euro per un iPhone 12. Quando purtroppo si naviga sui social, spesso si rischia di condividere cose inesatte solo perché non si ha avuto modo di approfondire la questione.
Perché Scanzi ha sbagliato a condividere il post su Napoli e l’iPhone 12?
L’errore in questo caso di Scanzi è alquanto evidente perché in primis l’immagine è sì reale, ma riguarda il giorno in cui Apple ha iniziato a vendere i propri iPhone 12 negli Apple Store ed in quel periodo la Campania non era assolutamente ancora zona rossa. In secondo luogo non è detto che le persone in fila siano effettivamente quelle che hanno chiesto sussidio allo Stato perché non riescono ad arrivare a fine mese. Nessuno insomma può testimoniare questa cosa ed un giornalista che si espone in questo modo senza conoscere realmente i fatti ha sicuramente commesso un grosso sbaglio.
L’iPhone 12 era uno degli smartphone più attesi anche in Italia, le code agli Apple Store sono avvenute in diverse zone del mondo, ma di certo la colpa non può essere attribuita esclusivamente alle persone. Se insomma i negozi sono aperti, perché non andare? Evidentemente in molti non hanno pensato all’acquisto online ed hanno preferito recarsi nei vari store. Resta indubbiamente da affidarsi il buon senso che purtroppo in molte circostanze manca.