Smartphone da 24GB di RAM a causa dell’AI, come cambiano i prossimi top di gamma

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L’integrazione sempre più profonda dell’intelligenza artificiale (AI) negli smartphone è destinata a rivoluzionare il mercato dei dispositivi di fascia alta.

Per supportare le complesse funzionalità AI, i futuri smartphone top di gamma dovranno essere equipaggiati con processori, RAM e memoria interna notevolmente potenziati.

La spinta dei nuovi processori AI

I prossimi flagship beneficeranno delle prestazioni avanzate di chip come il Qualcomm Snapdragon 8 Elite 2 e il MediaTek Dimensity 9500. Questi processori sono progettati per raggiungere fino a 100 TOPS (trillion operations per second), raddoppiando di fatto la potenza di calcolo AI rispetto alle generazioni precedenti. Questo salto prestazionale apre le porte a funzionalità AI avanzate, come l’elaborazione locale di modelli complessi e un’esperienza utente più reattiva e personalizzata.

I primi benchmark su Geekbench 6 confermano il potenziale di questi chip. Lo Snapdragon 8 Elite 2 supera i 4.000 punti in single-core e gli 11.000 in multi-core, mentre il Dimensity 9500 si avvicina con oltre 3.900 punti in single-core e anch’esso più di 11.000 in multi-core. Questi risultati non solo evidenziano la necessità di aggiornamenti hardware, ma confermano anche la continua competizione tra Qualcomm e MediaTek sia sul fronte AI che sulle prestazioni generali.

Verso un hardware più potente

L’evoluzione dell’AI richiederà un significativo aumento della RAM e della memoria interna. Non è improbabile che le prossime versioni dei top di gamma dei principali produttori di smartphone possano arrivare a offrire 24 GB di RAM e 1 TB di memoria interna.

Questo rappresenta un cambiamento di strategia rispetto al passato recente. Negli ultimi anni, molti produttori avevano evitato configurazioni con 24 GB di RAM a causa degli alti costi e della domanda limitata. Tuttavia, l’avanzamento dell’AI sta rapidamente ribaltando queste dinamiche, aumentando la domanda e spingendo le aziende a garantire dispositivi in grado di offrire un’esperienza AI all’altezza. Inoltre, l’aumento della capacità di archiviazione è anche dettato dalla necessità di soddisfare i requisiti minimi delle nuove versioni di Android, con Android 15 che richiederà ben 32 GB di spazio disponibile.

Naturalmente, un tale incremento delle prestazioni e delle capacità hardware si tradurrà quasi inevitabilmente in un aumento dei costi finali per i consumatori. Sebbene non sia ancora chiaro l’entità di questo impatto sul prezzo, è una conseguenza prevedibile di questa evoluzione tecnologica.

In sintesi, l’integrazione dell’AI sta portando a una profonda trasformazione nel mercato degli smartphone di fascia alta. I produttori saranno costretti a investire in hardware più potente per supportare le nuove funzionalità AI, il che si rifletterà sia nelle specifiche tecniche dei dispositivi che, quasi certamente, nel loro prezzo di vendita.

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