4. Un antenato dell’uomo nuovo
Durante le vacanze di Natale del 2007, il professor Lee Berger era al computer, quando nota un modello di grotta e siti di fossili nella regione attorno alla culla dell’umanità nei pressi di Johannesburg, identificando ben 500 posti dove potrebbero essere sepolte vecchie ossa.
Nell’agosto del 2008, si è recato con il figlio nei posti visti su Google Earth, accompagnato anche dal suo cane e da un dottorando.
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Il ragazzo inciampò in un tronco su di un fossile risalente a 2 milioni di anni fa: le ossa pare appartenessero a un ragazzo e a una donna adulta, mai visti prima., parte di una coppia fossile appartenente ad un ragazzo e una femmina adulta, il simili di cui non si era mai visto prima.
Con un piccolo cervello avanzato, le braccia lunghe, gambe lunghe e un bacino avanzato, Australopithecus sediba è descritto come una specie di transizione fra l’Australopithecus africanus e Homo habilis.
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Le specie di recente scoperta potrebbe anche essere un antenato diretto dell’Homo erectus, rendendola un possibile “anello mancante” dell’evoluzione, che si trova proprio nel punto di transizione tra una scimmia e odierno essere umano.