Dopo Megaupload: l’anonimato è il futuro del file sharing

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L’anonimato è il futuro, sembra questo il messaggio lanciato dalla rete dopo la chiusura di Megaupload il sito più famoso di tutti i tempi nel mondo del file sharing.
Il web e tutti i suoi attori, webmaster e utenti, sembrano sempre più propensi a non  optare per un unico sito a cui affidarsi per poter scaricare e visualizzare filmati legali e non. Questo fenomeno, definito da molti decentralizzazione, ha portato alla creazione e crescita esponenziale di un numero sempre maggiore di portali web che permettono senza registrarsi la visione e il download di film, serie TV, musica e immagini.

La guerra alla violazione del copyright, definita da alcuni anche caccia alle streghe, sta portando si dei risultati, come l’arresto di Kim Schmitz noto anche come “Dotcom” in Nuova Zelanda, ma anche una sempre più difficile individuazione dei vari siti di file sharing che aprono e chiudono i battenti nel giro di qualche mese probabilmente a causa della sempre maggiore paura dei proprietari di finire in manette.

Dslfantasy.net è solo uno degli ultimi siti italiani che hanno deciso di chiudere spontaneamente e pensate che contava oltre 300 mila utenti registrati per oltre 16 mila link tra film e serie TV. Ma la caccia alle streghe, definita così anche dai gestori del sito, sta creando un clima pessimo soprattutto dopo l’arresto di SiDCrew (uno dei principali fornitori di serie TV pirata che si occupava di mettere in rete gli episodi delle serie).

Di giorno in giorno ormai è sempre maggiore il numero di utenti che passa dai “grandi” portali ai più piccoli e sicuri e come anche dichiarato da Andrea Monti, avvocato esperto di nuove tecnologie e rappresentante italiano di Electronic Frontier Foundation (la nota associazione per i diritti degli utenti di internet), “Queste azioni non bastano certo a frenare il fenomeno degli utenti che vogliono scaricare gratis. Ci sarà un semplice travaso di pubblico dai siti defunti a sistemi che è impossibile tracciare o bloccare“.

Ma chi sono gli eredi principali di Megaupload?
Retroshare è certamente uno dei principali, infatti sta contando un incremento pazzesco di utenti registrati. Per darvi qualche numero pubblicato da La Repubblica il nuovo sistema di file sharing nel mese di Gennaio ha visto triplicare il numero di utenti e raddoppiarli nuovamentenel successivo mese di Febbraio, quanto al programma necessario per il file sharing, è stato scaricato 21 mila volte con una crescita senza paragoni, superando la soglia delle dieci volte rispetto all’anno precedente.
L’utilizzo di Retroshare è senza dubbio completamente differente rispetto a Megaupload, infatti permette agli utenti di creare un proprio network privato e per condividere i file si utilizza una connessione peer to peer criptata basandosi su una propria rete di amici. Ma come dichiarato da Andrea Monti “L’unico modo di debellare questi sistemi sarebbe vietare la crittografia… ma significherebbe bloccare il sistema bancario mondiale“.

Tribler, dal canto suo è una valida alternativa senza l’utilizzo della crittografia, infatti è servizio decentralizzato che sta riscuotendo un successo senza paragoni. Tribler è un bittorrent molto particolare, non ha bisogno di un motore di ricerca esterno che rappresenta il vero anello debole della catena e ha contato 180 mila persone nell’ultimo mese.
Johan Pouwelse, docente dell’olandese Delft University of Technology nonché uno degli autori del software ha spiegato che l’unico modo per bloccare Tribler è spegnere internet.

Come anche dichiarato dall’esponente di Anonymous Italia, nell’intervista concessa alle Iene la scorsa settimana, la via più facile sarebbe quella di ridurre i prezzi d’acquisto così ognuno avrebbe dei vantaggi.

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