BeppeGrillo.it, per Google è malevolo

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Avviso: C’è qualcosa che non va qui.

Ecco il primo messaggio che appare quando si tenta di aprire il portale BeppeGrillo.it con il browser sviluppato da Google, Chrome. Sembra infatti che il portale di Beppe Grillo utilizzi contenuti provenienti dal sito web www.voceditalia.it, sito noto ai server di Google come distributore di malware, ed è proprio questo il principale motivo che porta il browser a bloccare l’accesso al sito, inoltre il browser punta a sottolineare – nel suo classico messaggio a sfondo rosso – che se si procede con la navigazione sul sito si potrebbe incorrere nel download e nella successiva installazione di malware sul proprio computer portando così a gravi danni per i vostri file.

Ovviamente, qualora si abbia davvero necessità di dover accedere al portale www.beppegrillo.it, è possibile farlo semplicemente cliccando sulla voce “procedi comunque” che porterà alla home page del sito. Google, nella pagina di errore, precisa che il sito potrebbe essere stato attaccato da hacker e questa cosa non è certo da escludere, vi consigliamo infatti di non procedere con la navigazione finchè tale alert non verrà rimosso. Nell’attesa Google ha annunciato di aver già provveduto ad informare il sito www.voceditalia.it della presenza di malware.

Per tutti i curiosi è possibile accedere direttamente alla pagina di diagnostica di Google con cui il colosso di Mountain View precisa attualmente lo stato del sito voceditalia.it: “Il sito è indicato come sospetto: una visita a questo sito web potrebbe danneggiare il tuo computer. Parte del sito è stata segnalata per attività sospetta 2 volte nel corso degli ultimi 90 giorni.”

I test sono stati effettuati su 58 pagine negli ultimi 90 giorni ed è emerso che da ben 16 pagine è stato scaricato software dannoso ai file senza la richiesta di autorizzazione dell’utente. Nello specifico Google ha riscontrato la rpesenza di 32 trojan provenienti da due domini esterni al sito: ctonxidjqijsnzny.ru/, znycugibimtvplve.ru/.

Google precisa inoltre che il sito vociditalia.it non ha svolto la funzione di intermediario per la distribuzione dei trojan ne tantomeno ha ospitato malware negli ultimi 90 giorni, tuttavia è possibile che che il codice dannoso sia stato inserito da terze parti ed è proprio questo il motivo che porta alla visualizzazione dell’alert.

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