Year in Hashtag: il 2011 raccontato su Twitter

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Un anno raccontato attraverso Twitter, da Year in Hashtag, un sito creato da cinque italiani, che fa scorrere il 2011 tra tweet e hashtag. Tanti gli eventi che si sono susseguiti in questo turbolento anno che sta per lasciarci: la primavera araba, la morte dei Rais, il disastro nucleare di Fukushima, le proteste degli Indignados in diverse parti del mondo. Non solo: ci ha lasciati anche il genio della Apple, Steve Jobs e il principino Williams ha detto sì sull’altare insieme alla sua fidanzata Kate Middleton. Un excursus che ripercorre, dunque, gli eventi più importanti, attraverso le parole chiave diffuse sulla famosa piattaforma di microblogging.

Il sito Year in Hashtag è stato messo in piedi da cinque giornalisti italiani, che hanno fatto dei messaggi brevi, di 140 caratteri ciascuno, una delle principali fonti di informazione sull’Italia e sul mondo. L’idea, dunque, è scaturita da Claudia Vago (@tigella), Luca Alagna (@ezekiel), Marina Petrillo (@alaskaRP), Maximiliano Bianchi (@strelnik) e Mehdi Tekaya (@mehditek). Il sito, che sarà realizzato anche in versione inglese, è già un argomento trend su Twitter italiano. Claudia Vago spiega come è nato il progetto:

A fine novembre facevo i classici bilanci di fine anno e mi sono resa conto di come seguendo gli eventi di questo anno incredibile la mia vita sia cambiata. Mi sembrava però anche che tutti questi avvenimenti avessero un legame e che in qualche modo questo tesoro che è stato il 2011 rischiasse di svanire.

La Rete come principale strumento per veicolare informazioni e notizie, che appaiono dapprima attraverso i tweet e poi mediante i media mainstream. Per questo motivo, i cinque giornalisti, come spiega la Vago, è importante includere anche ciò che è stato veicolato dai social network e dai blog, che hanno fornito “tweet, blog, fotografie e video immediatamente caricati online” che vanno, appunto, a compensare la parzialità degli eventi raccontati attraverso Tv e editoria cartacea. Consultare il sito è molto semplice: gli eventi possono essere sfogliati, per anno e paese in cui si sono verificati, ma anche cliccando semplicemente l’immagine che li rappresenta. Da qui, si apre la storia dell’accadimento, fatto di foto, video, tweet.

 

 

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