Tra pochi giorni, il 26 ottobre, Windows 8, il nuovo sistema operativo di casa Microsoft, farà finalmente la sua comparsa sul mercato risultando disponibile all’intera utenza mondiale andando a sostituire le precedenti versioni dell’OS e ad offrire agli utenti tutta una nuova serie di interessanti caratteristiche e funzionalità.
In tanti, quindi, aspettando il fatidico momento in cui il nuovo sistema operativo verrà presentato ufficialmente e sarà immesso sul mercato in modo tale da poterlo acquistare o, ancora, per procedere all’aggiornamento della versione di Windows attualmente in uso.
Nonostante l’entusiasmo dell’utenza diversi produttori di PC ed alcuni analisti sembrano però essere particolarmente preoccupati di ciò che potrebbe avvenire in seguito al lancio del nuovo OS.
A riportare per primo la notizia è stato il Financial Times che mediante un articolo pubblicato proprio nel corso degli ultimi giorni ha affermato che diversi produttori di computer ed analisti sono particolarmente allarmati del fatto che il lancio di Windows 8 sul mercato possa incidere sull’aumento dei prezzi dell’hardware.
Il verificarsi di una situazione di questo tipo sarebbe dettata, secondo le dichiarazioni ed anche secondo le supposizioni, dall’utilizzo dell’interfaccia touch che, appunto, richiederebbe l’introduzione di uno schermo touch-screen sui comuni PC, un dato questo che farebbe incrementare il costo di circa 100 dollari.
L’aumento dei prezzi andrebbe a ripercuotersi anche sui computer portatili di ultima generazione che a causa del loro spessore maggiormente ridotto richiederebbero l’impiego di sezioni in alluminio al fine di conferire un peso minore al dispositivo comportando però, anche in questo caso, l’aumento del prezzo finale.
Considerando tali fattori la differenza di prezzo dei dispositivi dotati di Windows 8 e di quelli prodotti da Apple andrebbe notevolmente a ridursi.
È questo il caso, ad esempio, di Microsoft Surface, la “tavoletta” della redmondiana, che stando alle info ufficiali presenterà un prezzo sensibilmente inferiore all’iPad di Apple, diversamente da Google ed Amazon che in fatto di tablet hanno cercato di puntare il più possibile ai bassi costi.