In rete si diffondono, a cadenza alternata, notizie false su Whatsapp, uno dei programmi più apprezzati sul mobile. Per chi non conoscesse questa applicazione deve sapere che è una delle app che ha messo in crisi il mercato degli sms e degli mms e, pertanto, dà molto fastidio ai gestori telefonici di tutto il mondo, i quali anche se offrono tariffe vantaggiose vengono sopraffatti dalla gratuità di questo servizio mobile.
Sul web si sono diffuse diverse notizie non vere che affermano che Whatsapp diventerà presto a pagamento. In realtà, negli ultimi mesi, si sono diffuse diverse “bufale“: si sa, le catene di Sant’Antonio si diffondono facilmente a macchia d’olio, soprattutto fra gli utenti più creduloni e inesperti. L’ultima bufala afferma che sarà introdotta una tariffa di un centesimo a messaggio per continuare a comunicare con gli amici che utilizzano l’app, sia su Android che su iOS: un’altra, invece, invita gli utenti a inviare un messaggio agli amici per poter usufruire, in modalità gratuita, del servizio che diventerà a breve a pagamento.
Ecco il testo di una delle catene diffuse sul web e anche su Facebook:
Whatsapp costerà € 0,01 a messaggio: invia questo messaggio a 10 persone. Quando si esegue la luce diventerà blu. (Se non lo invii l’agenzia WhatsApp attiverà il costo) Se non lo farai l’agenzia ti obbligherà a farlo.
WhatsApp Inc., dal canto suo, non ha mai diffuso comunicati simili. Voci simili si diffondono velocemente in internet, allarmando inutilmente gli utenti. Non sarà la prima né l’ultima volta che circoleranno notizie degenerare: si susseguono, spesso, anche link e comunicazioni che confermano l’imminente passaggio di Facebook a una versione a pagamento: anche in questo caso, si invitano gli utenti social network ad avvertire i propri amici e a mette in atto diverse procedure per evitare di sborsare denaro per utilizzare la piattaforma sociale.
1 commento su “Whatsapp diventa a pagamento? Ecco perché è una bufala”