Su Facebook le informazioni personali, si può dire, viaggiano alla velocità della luce. Sulla piattaforma di social networking, infatti, circolano anche informazioni di carattere riservato, anche perché molti utenti perdono poco tempo ad impostare ed aggiornare i setting relativi alla privacy dei dati personali contenuti nel profilo (professione, luogo di nascita, città di residenza, status sentimentale, posizione lavorativa, relazioni familiari, data di nascita e così via), lasciando tutto in “chiaro”, ossia visibile a qualsiasi utente che, volontariamente o involontariamente, si reca sul suo profilo per effettuare una richiesta di amicizia o per contattarlo. Pertanto, è bene aprire gli occhi e difendere la propria riservatezza sul portale.
Tra le possibili informazioni visibili, vanno incluse anche le foto caricate sul proprio profilo le quali, spesso, vengono tenute in riserbo dagli utenti, i quali le mostrano agli altri solo agli amici più stretti. Ci sono dei metodi che ci permettono di vedere le fotografie private su Facebook, in maniera semplice e veloce. I metodi che vi proponiamo, ovviamente, possono anche non funzionare, a causa delle restrizioni sulla privacy che vengono continuamente apportate al sito sociale:
- Foto Stalker è un’applicazione per Facebook permette di accedere ed effettuare le ricerche. Il tool è costituito da un’unica barra di ricerca, dove va inserito l’ID, l’url o il nome del profilo sul quale vogliamo indagare e del quale ci saranno mostrate le fotografie. Foto Stalker è disponibile anche come plugin per Firefox. Al momento, la versione odierna di Foto Stalker pare mostrare all’utente solo le foto pubbliche dello user che si va ad esplorare;
- Ci sono, poi, altri strumenti come Seeinguy, Seegugio e Ver albumes de fotos 4.0, un software spagnolo che ha smesso di funzionare il primo agosto, ma che, gli sviluppatori assicurano, ritornerà a fare il suo lavoro nella versione che sarà lanciata a breve;
- Cod3g.com è un software che promette di rilevare le password di account altrui di Gmail, Hotmail e Facebook, grazie al pishing. (anche se, diciamo, potrebbe essere poco affidabile).