Addio sms. Oggi i messaggi si mandano con Whatsapp, l’app disponibile per iOS, Android, Symbian, Windows Phone e Blackberry, permette di inviare messaggi senza limiti di caratteri, ai quali è possibile allegare foto, video esistenti già nella nostra libreria o creati al momento, note audio, contatti e posizione mediante servizio di geolocalizzazione. In questi giorni è circolato un messaggio su tanti smartphone che recitava quanto segue: “Wathsapp sta per diventare a pagamento a meno che tu non sia un utilizzatore frequente“. Tanti gli utenti che sono rimasti sbalorditi dall’avviso che di certo non si sarebbero mai aspettati, visto che l’uso dell’app è stata sempre gratuita.
Però, se ci fate caso, il nome dell’applicazione è stato scritto volutamente male. La “h”, infatti, è stata posizionata dopo la ‘t’ e non dopo la ‘a’. Al di là degli allarmismi, Whatsapp ha rivoluzionato il mondo dei brevi messaggi di testo, reinventandoli. Il programma è stato creato da Jan Koum ed è l’equivalente di Skype per la telefonia. Chiamate e sms diventano gratuiti fra i devices che supportano le stesse applicazioni. In un solo anno di attività, l’azienda ha registrato un miliardo di messaggi di testo di traffico. Detto in soldoni, mediante Whatsapp le persone si scambiano messaggi, per un ammontare totale di 11,574 sms al secondo.
Alla base del successo e dello sviluppo di Whatsapp c’è, ovviamente, la Rete. Chiamate, sms, invio di foto e video viaggiano nei meandri di Internet per arrivare ai rispettivi destinatari. I concorrenti in questo campo sono davvero tanti, in primis Viber e Belunga che si contendono con Whatsapp il mercato della messaggistica free. iMessage, app di iOS, permette di messaggiare gratuitamente con gli utenti del melafonino, iPad e iPod Touch. Per questo, le compagnie telefoniche stanno subendo una battuta d’arresto, nonostante le numerose offerte vantaggiose che immettono sul mercato per accaparrarsi tanti clienti. Nulla, però, batte Internet, soprattutto perché il costo degli sms è lievitato tantissimo: si arriva anche a 20-30 centesimi a testo.