Nel corso delle ultime ore e, per la precisione, durante l’arco di tempo compreso tra lunedì e martedì, i dati di accesso di oltre 60 mila utenti iscritti a Twitter sono stati rubati e pubblicati direttamente online su Pastebin, il sito web spesso usato dagli hacker per la condivisione dei file di testo.
I dati, che per la precisione sono ben 60.240, fanno riferimento, nella maggior parte dei casi, ad utenti brasiliani e di madrelingua inglese ed altro non sono che coppie composte da un indirizzo di posta elettronica ed una password, ovvero tutto ciò che è necessario per poter usufruire senza problemi di un account Twitter.
Lo stesso servizio di microbloging ha ammesso l’esistenza del problema ed ha avviato un’apposita indagine in maniera tale da poter capire in che modo tutto quanto accaduto possa essersi verificato.
A detta dei portavoce di Twitter, però, il numero di account violati risulterebbe minore di quello già annunciato poiché la lista pubblicata in rete conterrebbe numerose ripetizioni (per l’esattezza circa 20 mila) e diversi altri dati elencati farebbero invece riferimento ad account di spammer e, proprio per questa ragione, già sospesi da diverso tempo a questa parte.
Alcune delle credenziali indicate, inoltre, non risulterebbero abbinate in maniera corretta o almeno così dovrebbe essere stando sempre a quanto reso noto dal team della celebre risorsa di social networking.
Al momento, comunque, il team di Twitter sta studiando in maniera ben più approfondita la situazione provvedendo, frattanto, ad inviare messaggi di reimpostazione della password a tutti gli utenti che pare siano stati colpiti.
A tutto ciò si aggiunge inoltre il sospetto che la lista pubblicata online non sia recente: lo scorso anno, infatti, il gruppo di hacker LulzSec pubblicò online un elenco di dati trafugati costituito da circa 60 mila e-mail e relative password senza però dire a quale servizio facessero riferimento.
Questo, in altri termini, sta quindi a significare che qualora fosse effettivamente in tal modo un allerta sarebbe potuto scattare già un anno fa se il team di Twitter avesse notato la cosa.