Twitter avrebbe acquisito Vine e sarebbe fortemente intenzionato a entrare nel mondo del video-hosting. Secondo quanto riportato da AllThingsD, lo staff di Jack Dorsey sarebbe al lavoro su una soluzione che consentirà agli utenti di caricare i video direttamente dall’applicazione ufficiale per smartphone e tablet scavalcando i servizi di hosting come TwitVid, Yfrog e Vodpod.
Vine è una startup piccolissima, composta da sole tre persone, con sede a New York, specializzata proprio nel settore del video-hosting. Sull’home page dell’azienda si legge che Vine è Il modo migliore di catturare e condividere i video sull’iPhone senza editing, senza rendering, senza post-produzione. Il sistema consentirebbe di raggruppare automaticamente clip che girano in loop tagliando automaticamente alcune parti.
Con Vine la piattaforma di microblogging che per ora consente di condividere fotografie allegandole ai tweet, si potranno allegare anche dei video utilizzando l’applicazione ufficiale di Twitter per smartphone e tablet. Non è ancora stata confermata in via ufficiale l’acquisizione di Vine e non si conosce l’eventuale costo, e ci sono anche internauti che si sono dimostrati dubbiosi sulla reale utilità del servizio. Non si conosce infatti quale sia la qualità della piattaforma Vine non essendo ancora lanciata in via ufficiale. Inoltre su servizi come Facebook e Google+ si possono già condividere i video, ma si può scegliere a chi mostrarli cosa del tutto impossibile su Twitter dove ci sono solo due opzioni: pubblico o privato.
Per superare tali limiti tecnici il video-hosting su Twitter non dovrebbe essere disponibile in tempi brevi. Inoltre secondo alcune critiche l’acquisto di Vine potrebbe servire unicamente a trovare nuove entrate pubblicitarie o a servizi da fornire alle varie celebrità che sempre più si affidano ai cinguettii per comunicare con i fan. Twitter, cioè, potrebbe aver acquistato Vine non tanto per la propria soluzione, quanto perché potrebbe esser interessato ai fondatori della startup, Dominik Hofmann e Colin Kroll.
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