Twitter ha bloccato l’account di un piccolo gruppo neonazista in Germania su richiesta della polizia locale. E’ la prima volta che il social network mette in atto un provvedimento simile. Ma è anche la prova della trasparenza che Twitter aveva promesso in caso avesse preso una decisione del genere. Promessa mantenuta, vista la pubblicazione dello scambio di comunicazioni tra autorità locali e il microblogging.
Il gruppo bloccato è chiaramente xenofobo e ha distribuito materiale razzista nelle scuole, minacciato fisicamente più di una volta gli immigrati e inviato video messaggi abusivi a funzionari dello stato. Twitter aveva comunicato alcuni mesi fa che tutti gli account lesivi dei diritti umani o delle leggi locali, sarebbero stasi bloccati. E lo ha fatto nonostante lo sconcerto dei fan del “tweets must flow”, il flusso ad ogni costo. Ma lo ha fatto in modo trasparente. Ha bloccato l’account che propaganda idee neonaziste solo in Germania e su richiesta delle autorità locali, è un blocco specifico. Nel resto del mondo, infatti, l’account è regolarmente visibile. Il consigliere giuridico di Twitter, Alex Macgillivray, in un messaggio sul suo account @amac. Ha scritto che il passerotto cinguettante non vuole bloccare di contenuti, ma è una buona cosa avere a disposizione degli strumenti per farlo in modo mirato e trasparente e dallo scorso gennaio Twitter ha adottato una nuova policy per bloccare i contenuti di un account in un paese specifico se i “tweets” violano le leggi locali. Macgillivray ha pubblicato poi in un altro messaggio su Twitter anche il link per leggere la lettera con cui la polizia tedesca ha richiesto la chiusura dell’account del gruppo neonazista.
Il metodo non deve essere soggetto a equivoci oppure venga utilizzato in quei paesi dove le forze dell’ordine rispondono a dittature che calpestano i diritti civili. Ma la trasparenza delle comunicazioni e il fatto che Twitter abbia impiegato dieci mesi prima di passare dalle parole ai fatti, ci rende consapevoli che Twitter sta molto attento prima di prendere provvedimenti di oscuramento.