Il DNSChanger sta attaccando i pc già dal 2007 e da allora ad oggi sono stati infettati 4 milioni di apparecchi in 100 Paesi diversi. Sono stati arrestati e processati stati i cracker che in gran parte sono di origine russa. L’FBI ha lanciato un nuovo allarme qualche giorno fa e, per prevenire il presunto attacco del 9 luglio 2012, ha spento i server temporanei che hanno lasciato, negli Usa, 70 mila pc offline. Pertanto il blackout degli USA non è ausato dal virus, ma dallo swith-off dei DNS provvisori che erano stati collocati in sostituzione di quelli infettati dal trojan DNSChanger. In Italia la percentuale degli utenti che avvertiranno le conseguenze del black-out dei DNS da parte dell’FBI è molto bassa, circa 1 ogni 1.000.
Comunque il rischio di nuove infezioni è alto, tanto che nel Regno Unito sembra che 20 mila pc sono a rischio e in Italia 26 mila.
Telecom Italia, considerando il notevole numero di pc minacciati nel nostro Paese, ha messo a disposizione degli utenti di internet un servizio per il controllo gratuito e immediato del proprio Pc.
Per effettuarlo occorre andare sulle pagine dell’assistenza tecnica di Telecom ed eseguire il check-up online, in pochi secondi comparirà l’esito della verifica.
DNS Changer modifica le impostazioni di rete dei PC o dei router collegati causando problemi di navigazione internet. Infatti cambia le impostazioni dei DNS, Domain Name System, e trasforma i nomi dei siti richiesti e rimanda a pagine di un sito web manipolato del tutto simile nell’aspetto a quello originale. I siti manipolati vengono creati intenzionalmente per truffe on line come ad esempio il phishing, possono contenere malware o virus capaci di rubare i dati personali degli utenti , quali ad esempio, il numero della carta di credito o le credenziali di accesso alla banca on line.
I problemi vengono percepiti dagli utenti che devono eseguire le procedure per impostare correttamente pc, router e modem.