Steve Jobs sembra non averne mai abbastanza di record e riconoscimenti. E’ passato più di un mese dalla sua scomparsa ma il suo nome continua ad essere costantemente, come prima o anche più di prima, in auge per i media.
Secondo una ricerca, effettuata da Paul JJ Payack presidente di “Global Language Monitor“, il nome del fondatore Apple sarebbe quello più citato tra i media cartacei ed elettronici.
La ricerca, effettuata con un algoritmo che ha setacciato oltre 75000 fonti cartace ed elettroniche, grandi porzioni del WEB in generale con i socialnetwork inclusi, ha riscontrato che, alla scomparsa di Jobs, le citazioni che lo riguardano hanno superato di oltre il 30% le altre sue rispettabili concorrenti (Tra queste la morte di Osama Bin Laden, capo di Al Qaeda; oppure “Arab Spring” che comprende gli ultimi fatti tumultuosi che hanno coinvolto Nord Africa e Medio Oriente ed altri avvenimenti simili).
Per il grande genio della società di Cupertino ancora non è tutto. Sono attualmente in corso le valutazioni per l’assegnazione del prestigioso titolo Americano, elargito dal “Times“, di “Person of the year” (Uomo dell’anno).
Questa candidatura risulta eccezionale visto che, nel caso il titolo fosse assegnato proprio a Jobs, sarebbe la prima volta in assoluto che viene data ad una persona non più in vita.
Non sarebbe comunque una cosa deprecabile, anzi, sarebbe il giusto riconoscimento per un grande uomo che ha messo tutto se stesso per un grande progetto e per una grande società. Già nel 1982, questo titolo, andò così vicino dall’essere assegnato a Jobs che questi, quando scoprì che al posto suo era stato preferito un Personal Computer, ne fu molto contrariato.
“Mi mandarono la rivista con il Federal Express, e ricordo che aprii il pacchetto con la certezza di vedere il mio muso in copertina e invece, c’era quel computer scolpito. Pensai: e questo? Poi lessi l’articolo ed era così tremendo che mi misi a piangere”.
Nel frattempo, sul “Time Video“, è stato già condotto un dibattito guidato da Brian Williams della NBC e dall’editore di Time Rich Stengel, l’attore Jesse Eisenberg, l’attore Seth Meyers, l’avvocato Anita Hill, il candidato al Senato Elizabeth Warren, lobbista Grover Norquist, e lo chef Mario Batali.
Queste persone sono state tutte molto favorevoli verso l’uomo Apple, con considerazioni delle volte un po’ particolari come quella dello Chef Batali che ha detto :
“L’iPhone ha cambiato il mondo proprio come la Bibbia”
Forse è vero, forse è una piccola esagerazione, alla fine quello che conta è che Steve Jobs sia ancora sulle bocche di tutti continuando ad accumulare record ed onorificenze.