A Trieste si è tenuta la seconda conferenza internazionale sul web, State of the Net, con la partecipazione di analisti a livello mondiale e definita da Marco Masarotto come il miglior evento sul web organizzato in Italia negli ultimi anni.
La conferenza di ampio respiro internazionale ha conferito a Trieste la qualifica di capitale della divulgazione scientifica, che le spetta per la sua vocazione dovuta alla presenza di istituti scientifici di altissimo livello, quali International Centre for Theoretical Physics, l’Area di Ricerca, il Sincrotone Elettra ed altro ancora.
State of the Net ha alternato relazioni singole e dibattiti approfonditi. L’evento internazionale, ha richiamato centinaia di persone ansiose di partecipare a un meeting tra i più importanti in Europa che ha analizzato le infinite sfaccettature del web.
Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmete, ha analizzato 31 milioni di tweet inviati dal 3 aprile al 18 maggio scorsi per evidenziare le emozioni espresse dai messaggi. Infatti più di un terzo dei tweet contiene un’espressione emotiva, che emerge soprattutto in occasione di eventi particolari tra cui il terremoto in Emilia che suscita commozione e paura, mentre la vittoria calcistica della nazionale azzurra provoca rabbia seguita da gioia liberatoria dopo la tensione della partita.
Ampio dibattito e approfondimenti sull’e-commerce hanno evidenziato come in Italia si faccia fatica a partire con appena un 5% di imprese che si rivolgono al commercio via internet. In Norvegia invece le imprese che si affidano all’e-commerce sono il 36%. I dati sono stati diffusi da Matteo Menin, director Between, che però ha evidenziato come i brand stiano iniziando a cogliere le opportunità della rete con una crescita del 19% nel 2011. Anche per i pagamenti il 50% delle transazioni sono avvenute on line con uno spostamento verso il mobile tanto che entro i prossimi due anni l’ m-commerce supererà l’e-commerce. Secondo Marco Masarotto, di Hagakure, il 59% degli utenti smartphone ha effettuato mobile commerce almeno una volta al mese.
Antonella Napolitano, editor europeo di techPresident ha messo a punto un focus sui punti di forza e debolezza dei social network, soprattutto su quelli dei politici che li usano solo in campagna elettorale. Invece ci vogliono contenuti, ascolto, un linguaggio semplice e informale e risposte.
Con State of the Net si è voluto evidenziare come sia cambiata l’internet italiana in cui i fenomeni più eclatanti sono Twitter, Facebook, tablet e smartphone. Ora bisogna trovare nuovi metodi di indagine per le emergenti intelligenze collettive, come afferma Dave Snowdem che parla della natura collettiva della conoscenza.