Spotify arriverà a breve anche in Italia, in occasione del Festival di Sanremo. Non ci sarebbe una partnership con l’organizzazione della kermesse ligure ma, secondo le indiscrezioni che sono trapelate negli ultimi giorni, saranno stipulati degli accordi con le etichette degli artisti in gara. Sulla piattaforma, dunque, potranno essere presenti i brani del festival, nonché contenuti extra. Tali notizie, però, necessitano di una conferma ufficiale. Avere a portata di clic tutte le canzoni di Sanremo è sicuramente comodo per gli amanti di questa manifestazione musicale, i quali non sono così obbligati a comparare i singoli brani, prima di ascoltarli. Spotify è stato creato da una società svedese ed è totalmente gratuito, anche se è dotato di un servizio premium che prevede il pagamento di un abbonamento.
Il servizio musicale è presente già in altri paesi europei, come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, la Spagna e l’Austria. Stentava ad arrivare in Italia, ma pare che a fine mese Spotify potrà essere apprezzato anche dagli utenti italiani. Il primo mercato che ha incontrato Spotify è stato quello statunitense, nel 2011 e si è posto come diretto concorrente di Deezer, un servizio di streaming a pagamento francese, che ha puntato su mercati circoscritti. C’è da sempre una sorta di rifiuto per la fruizione online di contenuti musicali, a seguito dell’espansione del mercato digitale che, secondo alcuni, avrebbe incrementato il fenomeno della pirateria online.
Con questi servizi, però, l’ascolto di brani musicali non è illegale: Deezer, come anche Spotify, si presentano come validi strumenti per fruire della musica, a prezzi accessibili, nelle loro versioni a pagamento. Entrambi i servizi, dunque, mettono a disposizione degli utenti un catalogo musicale, limitato nella versione base e completamente accessibile nelle versioni premium. Ci sono anche altri servizi musicali simili: tra questi, possiamo citare Xbox Music e GrooveShark.