Qualche giorno fa Google ha aggiornato la sua app per device iOS rendendo disponibile anche su iPhone e su iPad la più recente verisone di Voiche Search che inizialmente aveva fatto la sua comparsa su Android Jelly Bean 4.1.
Considerando le modalità d’azione di Voice Search è stato palese sin da subito il fatto che l’app di Google è ora in grado di dare del filo da torcere a Siri.
Opinioni personali a parte per poter determinare in modo migliore quale tra i due servizi sia più efficiente il team di Gizmodo ha realizzato un apposito video nel quale ha messo a confronto diretto Voice Search e Siri.
Nel video, che può essere visionato cliccando qui, una voce perfettamente comprensibile e dalla pronuncia standard pone delle domande all’altezza dei due assistenti virtuali chiedendo di reperire informazioni come tragitti, attori di film, previsioni meteo e molto altro ancora.
Ciò che emerge sin da subito è il fatto che Siri, a differenza di Voiche Search, è decisamente più lento.
Attenendosi al video Voice Search ne esce quindi vincitore.
La tecnologia sviluppata da Google, infatti, è in grado di eseguire in maniera ben più immediata alle richieste dell’utente, Siri, invece, prende del tempo ripetendo le parole e comunque arrivando in ritardo rispetto all’app di Google.
Voice Search di Google, infatti, è in grado di fornire risposte in maniera praticamente fulminea, Siri, invece, no.
L’assistente vocale di Apple, inoltre, richiede quasi sempre conferme esplicite o interazioni con le dita da parte dell’utente, Google invece è direttamente sul web e l’app è in grado di fornire spontaneamente i risultati delle query.
Siri, comunque, continua a svolgere in maniera ottimale il suo lavoro mantenendo un certo margine di vantaggio sotto altri aspetti come ad esempio la possibilità di accedere ai dati personali, alla riproduzione musicale e quella di rispondere ai messaggi.
Test di Gizmodo a parte appare però opportuno sottolineare un dato di fondamentale importanza: Voice Search risulta una risorsa davvero fenomenale in lingua inglese ma per quanto concerne l’italiano si limita ad una ricerca web standard e il risultato non viene organizzato in schede o letto da una voce virtuale.