Qual’è il motivo in base al quale quando si decide di acquistare uno smartphone la scelta ricade su un dato device piuttosto che un altro? La risposta, seppur apparentemente connessa alle specifiche del device ed a quelle che sono le esigenze di colui o colei che se ne dovrà servire, sembrerebbe invece essere prevalentemente legata alla gamma ed alla tipologia di app disponibili.
A segnalare questa tendenza è una recente ricerca denominata Emerging App Culture Report, condotta dall’Ericsson Consumer Labs nei mercati emergenti di Brasile, Russia e India e secondo cui circa il 69% degli intervistati fa uso proprio delle app per poter usufruire dei contenuti in arrivo da internet mentre invece il 20% utilizza le app anche per accedere a servizi che fanno un uso intensivo di dati (è questo il caso di video, TV in streaming, navigazione online, servizi di geolocalizzazione etc.).
Analizzando ancor più nello specifico tali dati ciò che ne emerge è che circa il 49% degli utenti si serve delle app per avere accesso ai social network, il 39% per chattare, il 31% per visualizzare le previsioni de tempo, il 26% per leggere quelle che sono le news d’interesse ed il 20%, invece, per navigare sfruttando il GPS.
Ad utilizzare le app, inoltre, nono sono soltanto gli utenti più esperti così come invece accadeva un tempo ma se ne servono anche i neofiti, coloro che per la prima volta si ritrovano ad avere tra le mani un device mobile e, in tal senso, ad incidere è sopratutto la notevole semplicità di utilizzo tanto degli smartphone quanto, al contempo, delle stesse applicazioni ad esso annesse.
Se ne deduce quindi il fatto che proporre modelli che siano in grado di soddisfare le richieste della vasta utenza relativamente a strumenti e servizi connessi costituisce, senza alcun dubbio, la chiave del del successo sul mercato per gli innumerevoli produttori che, attualmente, risultano coinvolti.